“La nostra missione è rimettere Brera nel cuore della sua città. Questa è la stella polare che ci guida e che continuerà a farlo”. Parola di James Bradburne, energico direttore generale della Pinacoteca che, mentre si prepara a essere tra i luoghi simbolo protagonisti di Novecento Italiano, il palinsesto lungo un anno che in 150 eventi celebrerà il Secolo breve, pensa già al futuro prossimo. La missione infatti si chiama, sempre, Grande Brera, e finalmente sta per vedere la luce.
Lo ha annunciato lo stesso Bradburne proprio in occasione della presentazione di Novecento Italiano: Brera Modern arriverà nel 2019, e lo farà a Palazzo Citterio (in via Brera 12). Prende forma dunque la visione dello storico direttore di Brera, Franco Russoli, che già guardava all’edificio in un progetto che purtroppo si interruppe con la sua morte, nel 1977. E sarà proprio Palazzo Citterio ad accogliere le collezioni moderne di Brera, tra cui quelle di Jesi, Mattioli e Vitali, storici collezionisti della scena milanese.
Brera Modern, prima mostra a novembre
“Russoli aveva capito che un museo non può rimanere indietro, deve essere vivente”. E Brera lo farà non solo dando alle collezioni moderne una nuova casa, ma anche facendo dialogare le opere in modo nuovo. “Metteremo sul cavalletto opere mai esposte prima insieme – accenna Bradburne – è come un mazzo di carte”, da mescolare e con cui giocare nei modi più creativi e diversi che potrebbero venire in mente, lascia intendere il direttore.
E il primo assaggio lo avremo già quest’anno. La Grande Brera a Palazzo Citterio avrà infatti un’anticipazione a novembre: uno spazio della dimora storica sarà aperto con una mostra, che ospiterà una parte delle collezioni moderne, e si chiamerà molto probabilmente Per Brera Modern. Anche in questo disegno Bradburne riprende una visione che era stata di Russoli.
Pinacoteca di Brera, chiusure e riallestimenti
La grande novità porterà tuttavia un disagio nell’immediato: per la sesta fase del riallestimento del museo sono infatti chiuse le sale della Pinacoteca che attualmente ospitano le collezioni Vitali-Jesi (Sale 10, 11, 12).
E dal 14 gennaio 2018 inizieranno i lavori anche nelle Sale Napoleoniche (8, 9, 14, 15) che resteranno chiuse fino a giovedì 29 marzo, giorno d’inaugurazione del sesto dialogo, e in cui la Pinacoteca sarà aperta gratuitamente tutto il giorno fino alle 19.15.
Ma potrebbero esserci anche altre novità ad attenderci. Pinacoteca di Brera e Comune di Milano stanno infatti per firmare un protocollo d’intesa: servirà a valorizzare ulteriormente il patrimonio artistico della città.