New York è conosciuta da tutti per gli immensi grattacieli che la contraddistinguono da sempre. Ma la tendenza a sviluppare le grandi metropoli verso l’alto si sta diffondendo sempre più anche altrove, basti pensare ai Paesi dell’Arabia Saudita come Dubai per immaginarsi grattacieli di ogni genere e altezza.
Anche Milano si sta concentrando su questo aspetto, a partire dalla recente zona di CityLife con le tre torri non ancora ultimate che danno in nome all’omonima stazione della metropolitana lilla. E ancora la zona di piazza Gae Aulenti col palazzo dell’Unicredit che svetta raggiungendo quasi la Madonnina. E proprio qui sono sorti qualche anno fa dei grattacieli molto particolari che insieme compongono il Bosco Verticale.
Il Bosco Verticale: alberi e progettazione
I due edifici che compongono il Bosco Verticale nella zona Isola di Milano sono alti 110 e 76 m e sono arricchiti da oltre 800 alberi e moltissime specie diverse tra piante floreali, arbusti e cespugli.
Il progetto, realizzato nel 2014 dallo Studio Boeri, è stato pensato con lo scopo di ricreare un ecosistema naturale senza però perdere il comfort dello stile di vita tipico meneghino. Inoltre, e soprattutto, è molto utile per la città in quanto questo enorme polmone verde composto dal Bosco Verticale unitamente ai Giardini di Porta Nuova, ricrea un microclima, assorbendo CO2 e polveri sottili e ricreando ossigeno e umidità .
Il Bosco Verticale è un esempio di edificio residenziale sostenibile che contribuisce a rigenerare l’ambiente. Le diverse piante poste sui due grattacieli sono state tutte studiate e analizzate da esperti di botanica in modo da adattarsi perfettamente in base alla loro altezza e in modo da poter prosperare in questo microclima.
Gli interni invece ospitano alloggi di varie dimensioni: dai 65 mq del più piccolo fino ai 450 mq più terrazzo per il più grande.
I riconoscimenti mondiali del Bosco Verticale
Il Bosco Verticale si è contraddistinto sin da subito grazie alla sua particolarità di edificio in evoluzione, rappresentando in pieno una città in continuo cambiamento come Milano. La presenza di una fitta vegetazione infatti modifica costantemente l’aspetto dei due palazzi, con un gioco di sfumature cromatiche cangianti in base alle stagioni.
Da quanto è stato realizzato il Bosco Verticale ha ricevuto diversi riconoscimenti anche oltreoceano come l’International Highrise Award 2014, che ogni anno premia l’edifico più alto, innovativo e bello del mondo. Nel 2015 invece ha ricevuto il premio come Migliore Architettura Europea dal Council on Tall Buildings and Urban Habitat di Chicago.