Sono libri umani, ovvero persone, provenienti da culture diverse, ognuno con il suo titolo, la sua quarta di copertina, il suo oggetto di riferimento, scelto all’interno del vasto deposito di opere del Mudec – Museo delle Culture.
Sabato 19 dicembre, dalle 15 alle 18.30, al Mudec arriva la Biblioteca Vivente. I visitatori del museo, e chiunque sia interessato, possono diventare lettori di un libro umano per mezz’ora, ascoltando episodi di vita, aprendo un dialogo personale, magari incontrando persone e mondi inediti. L’obiettivo è conoscere, senza le barriere di pregiudizi e stereotipi che in ogni caso tutti abbiamo.
21 cittadini indicati dalle associazioni del Forum della Città Mondo hanno scelto, dopo un’adeguata formazione, di diventare libri umani consultabili. Provengono da ogni continente e sabato 19 dicembre sono disponibili alla lettura da parte dei lettori interessati. Non si tratta di uno story telling: quelli messi a disposizione sono pezzi importanti di vita, ma come in ogni libro, è l’interazione lettore-autore a creare ogni volta una storia e un’emozione diversa.
Kazi Tipu, regista cinematografico che arriva dal Bangladesh, racconta come a Bologna ha scoperto la vita dei suoi connazionali, venditori di fiori; Margarita invece segue insieme al suo lettore il viaggio dall’Accademia d’arte di Buenos Aires, negli anni bui della dittatura, fino a Montmartre; Lucy comunica con ironia la catena di situazioni di spaesamento, di scontri culturali, di incomprensioni che ha affrontato nella sua vita; Sofia spiega quanta fatica si fa nel dover sempre rispondere alla domanda Da dove vieni? se non ci sono tutti i riferimenti per farlo; Stephane comunica il disagio di avere una faccia nera che qui in Italia è troppo scura e nel suo paese d’origine è ormai troppo chiara.
L’iniziativa è promossa dall’Associazione Città Mondo e condivisa dal Forum Città Mondo, nell’ambito di un progetto più ampio Mudec P.O.P – popoli, oggetti, partecipazione che, a partire dalla Biblioteca Vivente, realizzerà nel 2016 azioni performative sia al Mudec che nei punti di aggregazione di Milano (biblioteche rionali e scuole in primis) per creare occasioni di conoscenza delle diverse culture, di valorizzazione del patrimonio di cui sono portatori e per rendere vivo e vicino il patrimonio museologico conservato al Mudec, che da tali culture origina.
Qui il catalogo completo dei libri umani della Biblioteca Vivente al Mudec.
La giornata di sabato è anche un’occasione importante per scoprire alcuni pezzi particolari della collezione del Museo delle Culture, visto che ciascun libro umano ha scelto un oggetto tra quelli presenti nel deposito del Museo in base alle forme, ai colori e ai materiali con cui sono stati realizzati e nei quali ritrovano qualcosa che racconta della loro storia.
Ogni consultazione, cioè la lettura di un libro umano, dura circa mezz’ora.
L’accesso è libero e le prenotazioni dei libri sono possibili dalle ore 14 di sabato 19 dicembre al banco prestiti libri umani posto nell’atrio di ingresso del Mudec. La partecipazione è gratuita.
La prima Human Library è nata a Copenhagen, in Danimarca, da un ristretto gruppo di giovani come risposta all’aggressione a sfondo razzista subita da un loro compagno nel 1993. L’iniziativa ha avuto un grande successo, e dal 2003 è stata riconosciuta dal Consiglio d’Europa come buona prassi, e come tale incoraggiata. La cooperativa milanese ABCittà ha mutuato questa iniziativa facendone soprattutto un processo di cambiamento per libri e lettori e definendolo come uno strumento interculturale che si sviluppa attraverso strategie di partecipazione.