Chiunque sia passato per la zone di Porta Nuova negli ultimi mesi starà aspettando con ansia questa notizia: l’apertura della Biblioteca degli alberi, l’enorme spazio verde che poco alla volta è stato creato alle spalle della torre Unicredit, è prevista per il 27 ottobre, dalle ore 10.
Il più grande spazio pedonale della città (così è stato definito dall’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran) sarà dunque percorribile a breve da tutti i cittadini. Ma diamo qualche numero: l’estensione della zona pedonale, struttura su forme romboidali, sarà di 10 ettari con giardini a forma circolare di vari colori, ospitanti 450 alberi di 19 specie differenti, più 90mila tipi di piante all’interno, comprensive di siepi, arbusti, rampicanti, piante acquatiche e ornamentali. Buone notizie anche per i ciclisti, visto che complessivamente saranno 5 i chilometri di piste ciclabili, mentre la passeggiata lineare sarà lunga un chilometro.
Il progetto del Parco Biblioteca degli alberi venne annunciato nel 2003 quando il bando internazionale venne vinto da Petra, ma si è concretizzato solo ora. Il risultato finale prevede anche diverse strutture a carattere ricreativo: due campi da bocce, giochi d’acqua, aree per il relax, due recinti per i cani, uno spazio fitness e un parco giochi progettato per essere accessibile anche a bambini affetti da disabilità
Una volta aperta alla cittadinanza la Biblioteca degli alberi diventerà il terzo parco pubblico più grande del centro città, configurandosi come il punto di collegamento tra Isola, piazza Gae Aulenti, la passeggiata delle Varesine, il giardino che circonda il Bosco Verticale e il ponte sopraelevato di Melchiorre Gioia.
Suggestivo anche il colpo d’occhio, sopratutto dall’alto, considerata l’alternanza di colori: il verde delle piante stacca di netto il rosso e il blu delle aree circolari, mentre di notte la Biblioteca degli alberi è un tripudio di giochi di luce incentrati sulla regolarità delle forme geometriche.
Per la città di Milano si tratta dell’ennesimo tassello del costante rinnovamento che il Comune ha portato avanti da alcuni anni a questa parte, e che vede la metropoli sempre più proiettata verso scenari internazionali, anche dal punto di vista architettonico.