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Il basket italiano è sicuramente uno dei più importanti a livello europeo, con diversi club vincenti e una nazionale che ha dimostrato nel corso della sua storia tutto il suo valore. Gli Azzurri hanno infatti conquistato per ben due volte la finale olimpica e per due volte il campionato europeo. Gli ultimi anni, però, sono stati avari di soddisfazioni, mentre le delusioni si sono susseguite una dopo l’altra. I risultati più recenti nel percorso di qualificazione ai mondiali 2023, comunque, fanno ben sperare per il futuro degli azzurri a livello internazionale.
L’apice del successo con l’argento olimpico
Nell’era recente, il risultato più prestigioso ottenuto dalla nazionale è sicuramente il secondo posto alle Olimpiadi di Atene del 2004. La squadra guidata da Carlo ‘Charlie’ Recalcati, arrivata terza agli Europei del 2003, ha dominato il torneo olimpico fino alla finale, nella quale però non è riuscita ad imporsi contro l’Argentina. La bacheca ha visto così un nuovo prestigiosissimo risultato – conquistato contro i pronostici dei bookmaker e degli esperti di scommesse sportive – che ha ancora più valore rispetto all’argento conquistato nelle Olimpiadi di Mosca del 1980, perché ad Atene era presente la nazionale statunitense (che invece in Russia non c’era a causa del boicottaggio). Tra i protagonisti di quell’impresa ci sono Bulleri, Pozzecco, Basile, Soragna, Mian, Righetti, Radulovic, Galanda, Marconato e Chiacig.
Negli anni successivi questa formazione, però, non è riuscita a confermarsi al vertice della pallacanestro internazionale. Arrivano due noni posti agli Europei, rispettivamente nel 2005 e nel 2007, e ai Mondiali del 2006. Non solo, si aggiungono anche le mancate qualificazioni alle Olimpiadi di Pechino, agli Europei del 2009 e ai Mondiali del 2010.
Il periodo nero
Si giunge così a quello che si può definire il periodo peggiore per questo sport in Italia. Nonostante il cambio di allenatore, con l’arrivo di Simone Pianigiani, gli azzurri non sono riusciti ad invertire realmente la rotta. La formazione ha ottenuto la qualificazione all’Europeo del 2011, ma l’ammissione è legata principalmente all’allargamento del numero di squadre partecipanti. Gli scarsi risultati ottenuti durante il torneo (una sola vittoria) hanno portato alla mancata qualificazione alle Olimpiadi di Londra, la seconda di seguito.
Qualcosa sembra cambiare all’Europeo 2013, a cui la squadra si è qualificata senza difficoltà, ma nella fase finale la nazionale è arrivata solo ottava, non riuscendo tra l’altro a qualificarsi ai mondiali. Va un po’ meglio agli Europei del 2015, quando è stato raggiunto il sesto posto, ma nonostante questo il commissario tecnico lascia il suo incarico.
Le speranze dei tifosi italiani sono legate all’arrivo del nuovo allenatore, Ettore Messina, che ritorna così sulla panchina della nazionale per la seconda volta. Purtroppo, però le cose non vanno ancora per il verso giusto, dato che ancora una volta – la terza – è stata mancata la qualificazione olimpica alla XXXI edizione di Rio de Janeiro. Il miglior risultato ottenuto da Messina è rappresentato dai quarti di finale negli Europei del 2017, ma anche per il mondiale non è stata ottenuta la qualificazione.
Spazio ai giovani per invertire la rotta
Dopo il flop agli Europei 2017, la panchina è stata affidata a Romeo Sacchetti, che avvia un processo di rinnovamento affidandosi a giocatori giovani con cui creare un nuovo progetto di lungo periodo. L’approccio si rivela quello giusto: sono arrivate infatti le prime soddisfazioni dopo anni di continue delusioni. L’Italia è tornata finalmente ad un Mondiale nel 2019 e ha ottenuto la qualificazione ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020.
Il presente con Pozzecco
Arriviamo quindi al 2022, con l’esonero di Sacchetti e l’affidamento della guida tecnica a Gianmarco Pozzecco. Il primo torneo internazionale che il nuovo allenatore ha affrontato è l’Europeo, di cui l’Italia è anche uno dei Paesi ospitanti. Questa edizione, infatti, è stata organizzata oltre che dall’Italia anche dalla Germania, dalla Repubblica Ceca e dalla Georgia.
Per gli azzurri agli ottavi è arrivata una vittoria contro la Serbia che ha fatto sperare in un cammino vincente nel corso del torneo, ma i sogni dei tifosi sono stati infranti dalla Francia nel turno successivo. Niente da fare, anche questa volta la nazionale non è riuscita a salire sul podio in una competizione internazionale.
Le speranze per il mondiale 2023
Siamo così al 2023, l’anno del mondiale nel sud-est asiatico, che si svolgerà dal 25 agosto al 10 settembre tra Giappone, Indonesia e Filippine. Il percorso di qualificazione ha messo in luce una nazionale che sembra aver ritrovato un equilibrio e la fiducia in se stessa e nelle proprie capacità. Tra la prima e la seconda fase gli azzurri hanno ottenuto ben sette vittorie e solo due sconfitte, conquistando agevolmente la qualificazione nel gruppo L.
Per gli uomini di Pozzecco è arrivata anche la soddisfazione di battere la Spagna campione del mondo in carica nell’ultima partita delle qualificazioni, con il biglietto per il mondiale già in tasca. Si tratta della prima vittoria in casa delle ‘Furie Rosse’ dopo diciotto anni. Al di là delle statistiche, il successo dell’Italia conferma i progressi di questa formazione, che può così proiettarsi con ancora maggiore entusiasmo verso i prossimi impegni.
Nel torneo mondiale l’Italia è inserita nel Gruppo A, nel quale affronterà l’Angola, la Repubblica Dominicana e le Filippine, uno dei Paesi ospitanti. Nonostante la lontananza geografica, il supporto dei tifosi si farà sentire, con la speranza che arrivi finalmente un risultato degno della nazionale azzurra dopo tanti anni di delusioni.