Quante volte siete passati per piazza San Babila? Questa bella piazza del centro di Milano viene spesso considerata come un punto di passaggio da piazza Duomo a Montenapoleone. In realtà proprio in questa zona sono diverse le cose da vedere come Palazzo Visconti e la Basilica di San Babila.
Storia e origini della Basilica di San Babila
La tradizione narra che fu San Babila a fondare la diocesi milanese, ed è per questo un Santo importante per la città. Non solo, la chiesa che oggi si può ammirare in piazza San Babila tra corso Venezia e corso Monforte, venne costruita per suo volere. Il luogo su cui sorge era infatti quello di un tempio pagano.
La Basilica di San Babila un tempo era considerata la più importante dopo il Duomo e la Basilica di Sant’Ambrogio; in ogni caso la struttura si colloca tra le più antiche chiese di Milano. Il primo a descriverla fu l’arcivescovo Lorenzo nel V secolo: allora venne dedicata ad Concilia Sanctorum. Ma la chiesa che vediamo oggi venne edificata sui resti dell’edificio precedente nel IX secolo.
Architettura e richiami al Manzoni
In origine la chiesa era progettata per avere linee romaniche e una facciata più antica. Quella che venne realizzata invece da Paolo Cesa Bianchi ha uno stile neo romanico. Alle spalle dell’edificio si nota immediatamente il campanile, originario del 1820, che ha subito molti restauri e modifiche negli anni a venire. La sua particolarità consiste nel fatto che un tempo suonava lo stesso tema che si può sentire provenire dal Big Bang londinese.
L’interno è suddiviso in tre navate e ha una notevole ricchezza di ornamenti. Entrando soffermatevi nella prima cappella a sinistra e leggete la targa. Noterete anche qui, come per la chiesa di San Fedele, un richiamo al Manzoni. Egli infatti fu battezzato proprio fra queste mura nel 1785.