Si chiamava Khaled al-Asaad l’archeologo ucciso dall’Isis a Palmira perché si rifiutò di rivelare dove fossero nascosti i tesori d’arte della città.
A lui Milano dedica un albero e un cippo al Giardino dei Giusti di tutto il mondo e organizza un convegno internazionale a Palazzo Marino per rendere onore a chi ha dato la vita per la cultura, opponendosi al silenzio e alla distruzione del fondamentalismo religioso.
L’appuntamento è per mercoledì 18 novembre alle 11 al Monte Stella, sede del Giardino dei Giusti: tre mesi dopo la decapitazione dell’archeologo siriano, a Khaled al-Asaad, custode di Palmira, verranno dedicati un albero e un cippo con la frase ‘trucidato dall’Isis nel 2015 per aver difeso in Siria il patrimonio archeologico di Palmira, memoria della civiltà umana“.
La cerimonia prosegue alle 17.30 al Piccolo Teatro Grassi (via Rovello), dove si svolgerà il convegno internazionale ‘L’esempio morale di Khaled al-Asaad. Salvare Palmira, patrimonio civile dell’Umanità‘. Il parterre di relatori include, oltre al sindaco di Milano Giuliano Pisapia e al presidente del Consiglio comunale, Basilio Rizzo, anche il presidente di Gariwo Gabriele Nissim, il presidente UCEI Renzo Gattegna, la storica Eva Cantarella, il direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana, gli archeologi Maria Teresa Grassi e Paolo Matthiae, l’editorialista del Corriere della Sera Antonio Ferrari.
“Khaled Al Asaad, arabo e musulmano, è un grande esempio della resistenza morale all’Isis. Si è sacrificato per difendere Palmira, patrimonio archeologico di tutta l’Umanità. Dopo le stragi di Parigi mi appello al sindaco, ai giovani, a tutti i cittadini – ha dichiarato il presidente di Gariwo Gabriele Nissim – affinché questa commemorazione al Monte Stella rappresenti la grande risposta democratica di Milano di fronte al nuovo male radicale che minaccia la nostra civiltà. Partecipate tutti con i colori della Francia. Dal Giardino dei Giusti, conosciuto in tutto il mondo, deve partire una grande mobilitazione morale che veda insieme arabi, ebrei, cattolici, musulmani, credenti e non credenti di fronte all’integralismo omicida. Khaled ci ha infatti insegnato due cose fondamentali: questo nuovo male colpisce tutti e solo se si realizza una unità morale di uomini con culture diverse possiamo sperare di sconfiggerlo“.
Il presidente della Commissione Cultura, Paola Bocci, ha proposto la realizzazione di un murales per mano di street artist milanesi presso la Fabbrica del Vapore, da inaugurare il 6 marzo, Giorgno dei Giusti, come “segno fisico e duraturo in Città in memoria di Khaled al – Asaad e di Palmira“.
L’ingresso è libero previa necessaria prenotazione a segreteria@gariwo.net o tel. 02/36707648-49.