Diventare mamme è uno dei percorsi più intensi, meravigliosi e impegnativi che capitano a noi donne. Io l’ho vissuta alla grande e mi sono goduta ogni attimo, ma gli affanni ci sono stati, i cambi di umore anche e la paura di non farcela era sempre li, pronta a farsi sentire. Ho avuto la fortuna di avere delle compagne di viaggio fantastiche: tre amiche conosciute al corso preparto. Insieme è stato più semplice. Ecco perché trovo utile e importante il ruolo della MamAssistant, una nuova professione già nota alle neo mamme olandesi, inglesi e francesi che ora è sbarcata a Milano.
Il progetto, lanciato dall’associazione culturale La Lunanuova e dalla Cooperativa Altana – La Casa Tagesmutter, ha formato già 10 MamAssistant che sono prontissime a entrare nelle case delle mamme in preda con i primi giorni di vita della piccola creatura. Il loro è un ruolo fondamentale, un sostegno nei momenti quotidiani. Quando, per dirla breve, la mamma si trova sola in casa e non sa come conciliare le attività legate al bambino con quelle di routine, la MamAssistant può starle accanto, andare in farmacia per lei, accompagnarla dal pediatra, aiutarla nel bagnetto del bambino.
Niente baby sitting. Ma un vero sostegno. Perché per evitare la tanto temuta baby blues, meglio nota come depressione post parto, basta anche un sorriso in più, una mano amica e un sostegno pratico. Oltretutto, visti i tempi che corrono, quello della MamAssistant è una professione che potrebbe fare gola a tante giovani neolaureate o donne che hanno esperienza con i bambini.