Una De André per l’Asperger: Take me out, l’eroe che è in me, in scena al Gerolamo
Pubblicato in: Teatro

Una De André per l’Asperger: Take me out, l’eroe che è in me, in scena al Gerolamo

Paolo Crespi 2 mesi fa
Alice De André (ph. Marcella Foccardi)_b

Nasce da un laboratorio teatrale, rivolto a un gruppo di giovani con la sindrome di Asperger, ma si è evoluto in uno spettacolo autonomo, Take me out, l’eroe che è in me, in scena sabato 19 ottobre al Teatro Gerolamo di Milano. Un evento che ha carattere di eccezionalità per due buone ragioni.

La prima è la sua genesi: un progetto artistico che valorizza il superamento delle difficoltà nella vita di ogni giorno da parte delle persone che convivono con questo disturbo dello spettro autistico.  Il secondo motivo è la presenza nella cabina di regia di Alice de André, figlia e nipote d’arte, nel doppio ruolo di autrice e regista dello spettacolo.

Alice, 25 anni, nipote del grande Faber e figlia del cantautore Cristiano De André, è attrice ed educatrice teatrale, con un primo debutto nella fiction nel fim per la tv “Com’è umano lui”, dedicato alla figura di Paolo Villaggio (amico storico di Fabrizio e della sua famiglia) e qualche presenza anche nella stand-up comedy della scena milanese. Recentemente l’abbiamo vista al Teatro Menotti ricordare la figura di suo nonno in un originale omaggio musicale e narrativo in tandem con Morgan.

In questo caso, invece, Alice ha sviluppato il suo progetto nell’ambito di un laboratorio promosso dalla “Scuola Futuro Lavoro” che fa parte della Fondazione Un futuro per l’Asperger Onlus, da cui sono emersi alcuni talenti che agiscono in scena come attori.

«L’idea di questo spettacolo nasce proprio dopo aver svolto in classe l’esercizio “Viaggio dell’eroe”, con il quale i ragazzi si sono interrogati su chi/cosa fosse un eroe per loro e su quando si fossero mai sentiti eroi nella loro vita. La maggior parte di loro associava la figura dell’eroe esclusivamente a un essere con superpoteri straordinari», spiega la neo regista. «Così ho sentito la necessità di proporre uno spunto diverso rispetto a un più autentico significato di eroe: forse ciò che rende davvero eroici i loro personaggi sono le azioni semplici che prescindono dall’uso dei superpoteri e che, anzi, derivano dal loro essere squisitamente umani. La condizione di Asperger, con le sue piccole limitazioni o restrizioni, fa sì che anche le più piccole azioni sociali, portino con sé una dose di paura che ne rende ardito il superamento; questi ragazzi vivono più sfide e più volte si trovano a dover dimostrare la loro virtù di coraggio rispetto alle avversità. E se questo non è essere eroi…».

Il cast dello spettacolo, due tempi senza intervallo, include: Javier Di Benedetto, Luigi Lotto, Tommaso Noci, Fabio Palpon, Beatrice Papa, Morgan Radice, Mattia Scarpa, Fabio Valcarenghi e Riccardo Zangarini. A guidare i giovani interpreti sarà l’educatrice Sara Pozzali.