Parte domani, lunedì 29 settembre, la sedicesima edizione del Lodi Film Festival, rassegna cinematografica curata da Fabio Francione e Filippo Negri che punta alla valorizzazione del cinema di qualità, focalizzandosi in particolar modo sul rapporto tra settima arte e industria.
Non a caso per questa sedicesima edizione del Lodi Film Festival è stata scelta una citazione di Jean Epstein come citazione in esergo al programma e come una sorta di linea guida dell’intera kermesse: “Il cinema mi sembra simile a due gemelli siamesi uniti nel ventre […] e divisi nei cuori: il primo dei due fratelli è l’arte cinematografica, il secondo l’industria cinematografica. Ci vorrebbe un chirurgo capace di separare i due fratelli nemici senza ucciderli, o uno psicologo che appianasse le incomparabilità tra i due cuori”.
Questo è, quindi, il principale obiettivo della rassegna che prenderà il via lunedì e si concluderà domenica 5 ottobre. Il festival sarà suddiviso in due distinte tranche: dal 29 al 1 ottobre si svolgerà al Cinema Moderno di Lodi in corso Adda (ingresso proiezioni 4 euro); dal 2 al 5, invece, la kermesse si sposterà al Teatro alle Vigne di via Cavour (in questo caso l’ingresso è libero).
Il Lodi Film Festival prenderà il via con un focus dedicato al cinema contemporaneo italiano ed europeo, con particolare attenzione rivolta alla produzione belga. Si parte lunedì mattina con Il castello magico di Jeremy Degruson Ben Stessen (ore 10), si prosegue con La madre di Angelo Maresca (ore 18) e si conclude con Nessuno mi pettina bene come il vento di Peter Dal Monte (ore 21).
Martedì spazio ad uno dei successi a sorpresa della scorsa stagione, ovvero Alabama Monroe di Felix van Groeningen, candidato all’Oscar come miglior film straniero quest’anno e battuto da La grande bellezza di Paolo Sorrentino. Alabama Monroe sarà proiettato alle 18, seguito da Tango libre di Frederic Fonteyne alle 21.
La giornata di mercoledì sarà dedicata al cinema italiano e incentrata su una delle figure più interessanti e originali del nostro panorama, ovvero Alice Rohrwacher vincitrice del Gran Premio della Giuria all’ultimo Festival di Cannes con il suo film Le meraviglie (nella foto). L’ultimo lavoro della Rohrwacher sarà proiettato alle 21, preceduto dalla sua opera prima Corpo celeste alle 18.
La seconda parte del Lodi Film Festival si apre giovedì 2 ottobre con una mini rassegna dedicata ai film diretti da Ettore Scola e interpretati da Massimo Troisi: saranno così riproposti Splendor, Che ora è e Il viaggio di Capitan Fracassa. Sempre giovedì sarà proposto il film L’uomo di Londra del Maestro ungherese Bela Tarr.
Venerdì 3 nuovo focus sul cinema italiano, questa volta dedicato a Cesare Zavattini, grande scrittore e sceneggiatore noto per essere uno dei maggiori esponenti del neorealismo italiano. Saranno proposti tre film scritti da Zavattini, vale a dire Le italiane e l’amore, I misteri di Roma e La veritàaaa, primo e unico film diretto e interpretato dall’intellettuale emiliano. La giornata proseguirà con un omaggio a Wim Wenders di cui sarà proiettato Paris, Texas, film di culto che proprio nel 2014 compie i sui primi trent’anni.
Sabato 4 ottobre, il giorno di San Francesco d’Assisi, spazio ad una retrospettiva dedicata al patrono d’Italia e al suo rapporto con il cinema. Verranno proiettati Francesco Giullare di Dio di Roberto Rossellini, Letter to Peter. On Saint François d’Assise by Olivier Messien di Jean-Pierre Gonin, Fratello Sole, Sorella Luna di Franco Zeffirelli, Assisi di Alessandro Blasetti, Il Cantico delle Creature di Luciano Emmer e Francesco di Liliana Cavani.
Domenica 5 il Lodi Film Festival si chiuderà con una giornata incentrata sulle polemiche tra Paolo Cavara e Gualtiero Jacopetti, inventori di un nuovo modo di inventare i documentari, arricchita da dibattiti, incontri e proiezioni di alcuni dei lavori dei due documentaristi.
Tutte le ulteriori informazioni sul Lodi Film Festival sono disponibili al sito: lodifilmfest.wordpress.com