Ai Wei Wei. Libero: si chiama semplicemente così la prima grande retrospettiva in Italia dedicata all’artista e attivista politico cinese in scena a Firenze. Si tratta di qualcosa di più di una mostra. Artista dissidente e icona della lotta per la libertà di espressione, Ai Weiwei è noto a livello globale per l’unione di attivismo politico e ricerca artistica attraverso opere spettacolari e provocatorie.
Protagonista di mostre presso i maggiori musei del mondo, Ai Weiwei invade dunque con la sua libertà creativa tutti gli spazi di Palazzo Strozzi a Firenze: la facciata, il cortile, il piano nobile e la Strozzina, con installazioni monumentali, sculture e oggetti simbolo della sua carriera, video e serie fotografiche.
Una nuova grande installazione dell’artista coinvolge a esempio due facciate dell’edificio gioiello del Rinascimento: ventidue grandi gommoni di salvataggio arancioni sono stati ancorati dall’artista alle finestre, per accendere i riflettori sulle storie tragiche dei profughi che ogni giorno rischiano la vita per arrivare in Europa attraverso il Mediterraneo. Il centro del Cortile è invece dominato da Refraction (Rifrazione), una gigantesca ala metallica fatta di pannelli solari e pesante oltre cinque tonnellate.
Il percorso attraverso l’arte contemporanea di Ai Weiwei prosegue nelle sale del Piano nobile e della Strozzina, con opere che viaggiano dal periodo newyorkese dell’artista, tra gli anni ottanta e novanta, quando scoprì maestri come Andy Warhol e Marcel Duchamp, alle grandi opere simboliche degli anni Duemila, realizzate assemblando materiali e oggetti come biciclette e sgabelli. Non mancano ovviamente le opere politiche, quelle controverse che hanno segnato gli ultimi tempi della sua produzione, come i ritratti di dissidenti politici fatti di Lego o i progetti dedicati appunto ai migranti nel Mediterraneo.
Simbolo della lotta per la libertà di espressione, Ai Weiwei nel 2008 aveva firmato il nuovo stadio olimpico di Pechino insieme a Herzog & de Meuron, prima di dare inizio a una serie di azioni e opere d’arte che denunciavano la censura del governo sul terremoto nello Sichuan, fino a pubblicare sul suo blog i nomi dei quasi seimila bambini morti sotto le macerie di scuole e ospedali. Attività che ha portato dapprima al blocco del blog, e poi nel 2011 all’arresto di Ai Weiwei, rimasto in prigione per 81 giorni.
Ai Weiwei. Libero è in corso a Palazzo Strozzi a Firenze fino al 22 gennaio 2017. Il biglietto d’ingresso intero costa 12 euro, 9,50 euro il ridotto, 4 euro il ticket per le scuole. Sono disponibili anche diverse modalità di visita guidata.
Per ulteriori informazioni: www.palazzostrozzi.org