Il teatro è fatto di incontri e sintonie e la realizzazione di After Miss Julie ne è la dimostrazione. “Ci sono una serie di coincidenze che rendono quello che sta per succedere stranamente necessario, non puoi immaginare come avrebbe dovuto essere diversamente”. È così che ha esordito la direttrice del Teatro Franco Parenti, Andrée Ruth Shammah alla conferenza stampa di presentazione di After Miss Julie, nuova produzione del teatro.
Gabriella Pession aveva acquisito i diritti del testo, innamorandosene nel 2016 dopo averlo visto in scena a Londra. “Ho visto la potenzialità di questo ruolo che per un’attrice è un’occasione unica”, ha dichiarato l’interprete.
“Patrick Marber ha effettuato una riscrittura molto fedele del testo di August Strindberg, ambientandolo nel ’45 quando i laburisti hanno vinto per la prima volta le elezioni. Questo pone l’accento sull’elemento della trasgressione di una donna aristocratica rispetto alla propria classe di appartenenza ed è stato rappresentato mentre Blair era al governo. Sin dall’inizio si avverte la sensazione di un destino già segnato per la protagonista. Noi, in accordo con Marber, abbiamo deciso di trasporre la vicenda in Italia nel giorno della Liberazione. La storia di partenza di Strindberg non è mutata, sono cambiate le società, ma il forte conflitto presente alla base non è mutato”, ha spiegato il regista Giampiero Solari.
“Tra i temi emergono il coraggio di cambiare vita o rimanere in quella già tracciata. Nel nostro adattamento”, ha proseguito Solari, “i due protagonisti diventano Giulia e Gianni (Lino Guanciale), tra loro c’è Cristina (Roberta Lidia De Stefano) da cui emerge un’altra parte della forza della donna: la fermezza e la sicurezza”.
Il regista ha voluto fortemente realizzare la conferenza all’interno della scena, svelandocela ancora prima del debutto. “Il bianco e nero è come se fosse una fotografia dell’epoca dove i personaggi sono avvolti da questo ambiente – la cucina. Fuori si svolge una festa con cui si interagirà, mentre loro vivono, in maniera quasi claustrofobica, questo stranissimo rapporto che non doveva neanche accadere e che viene continuamente provocato da questo vortice incosciente della signorina Giulia.
Le musiche sono stato registrate appositamente da una banda perché è molto preciso il rapporto tra la festa e l’azione nell’interno della casa. Vogliamo lavorare anche sull’amplificazione perché il luogo deve avere un suono mentale che il pubblico possa percepire”.
“Avendo cominciato col cinema d’autore e avendo lavorato a teatro con Lina Wertmüller – una carriera che dura ventun anni – sono molto stanca delle ghettizzazioni e di continuare sullo stesso binario tra tv e cinema. Volevo scegliere un personaggio che avesse per me un valore anche per farmi re-innamorare del mio mestiere”, ha confessato la Pession.
Nel corso della presentazione si è intuito un bel clima tra gli interpreti, testimoniato anche dalle parole della De Stefano: “con Giampiero avevo già lavorato, ma non mi sarei mai immaginata di riuscire a costruire in così poco tempo un linguaggio comune, visto che proveniamo tutti da esperienze diverse”.
Con schiettezza Guanciale ha affermato: “se l’adattamento di Marber avesse trasferito la vicenda della signorina Julie ai giorni nostri credo che neanche avrei aperto il copione perché i classici si rispettano e certe pedestri attualizzazioni sono perdenti sin dall’inizio. La data di riambientamento della storia non è casuale e ha un valore politico fortissimo mi ha interessato da subito. Attorno a questo asse relazionale centrato sul rapporto di potere tra i due, slittano e ruotano tutte le gamme emozionali archetipiche fondamentali. L’augurio che ci poniamo tutti noi che ci lavoriamo è di riuscire a porgere agli spettatori questa vicenda come parte della loro”.
After Miss Julie: la scheda
Julie vuole fuggire dalla sua vita di agio ed ipocrisie; vittima dell’eredità della sua anacronistica posizione, è una outsider della nuova società europea. I rapporti tra classi, l’emancipazione femminile e la liberazione sessuale sono temi centrali dell’opera.
Nell’arco di una sola notte Miss Julie cercherà di sedurre il giovane autista del padre scontrandosi con la cuoca, sua promessa sposa, ribaltando le norme sociali e di costume dell’epoca. La raffinata regia di Solari ci proietterà dentro lo spazio della cucina: uno spazio seminterrato in cui la Miss Julie si farà travolgere dalla trasgressione accompagnandoci verso un finale crudo e violento dove il sangue e il rosso diventano realtà e simbolo tragico del dramma.
After Miss Julie: la tournée
23 novembre – 25 novembre: Teatro Fraschini – PAVIA
27 novembre – 2 dicembre: Teatro La Pergola – FIRENZE
4 dicembre – 5 dicembre: Sala Garibaldi – CARRARA ((MS)
6 dicembre: Teatro Puccini – ALTOPASCIO (LU)
7 dicembre: Teatro degli Industri – GROSSETO
8 dicembre – 9 dicembre: Teatro Petrarca – AREZZO
11 dicembre – 23 dicembre: Teatro Franco Parenti – MILANO
5 gennaio – 6 gennaio: Teatro Traiano – CIVITAVECCHIA (RO)
8 gennaio – 9 gennaio: Teatro delle Arti – GALLARATE (VA)
10 gennaio – 11 gennaio: Teatro Municipale -CASALE MONFERRATO (AL)
12 gennaio: Teatro del Casinò .- SANREMO (IM)
13 gennaio: Teatro Manzoni – BUSTO ARSIZIO (VA)
Riassumendo
After Miss Julie, dall’11 al 23 dicembre 2018
Teatro Franco Parenti
DURATA: 100′
ORARI: lunedì riposo; martedì e venerdì h 20; mercoledì h 19,45; giovedì h 21; sabato h 20,30; domenica h 16,15
PREZZI:
– Prime file: biglietto unico 38€ + prev
– Secondo, terzo e quarto settore: intero 30€ + prev; ridotto over65 e under26 18€ + prev.
Convenzioni valide solo per il IV settore e per tutti i giorni, esclusi venerdì e sabato: 21€ + prev.