Sarà l’Adorazione dei pastori del Perugino il Capolavoro per Milano di quest’anno.
Potrete ammirarlo dal 20 ottobre 2017 al 28 gennaio 2018 al Museo Diocesano Carlo Maria Martini. L’opera, che è una tavola di grandi dimensioni (ben 263 x 147 centimetri!), proviene dalla Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia ed è considerata il capolavoro indiscusso della maturità del Perugino, il cui nome vero era Pietro Vannucci.
Fa parte di un polittico che l’artista, nato a Città della Pieve nella metà del XV secolo, realizzò per la chiesa di Sant’Agostino a Perugia su commissione, naturalmente, dei frati agostiniani nel 1502. Così come artisti contemporanei, anche Perugino impiegò un po’ di anni per eseguire – più di 20 – e così alla sua morte avvenuta nel 1523 l’opera era ancora incompiuta: mancavano delle rifiniture.
D’altra parte, il progetto era tutt’altro che semplice: era infatti prevista una grande pala d’altare, con più scomparti e su più registri, che doveva essere alta più di 8 metri e formata da oltre 30 tavole. La storia che ne seguì, poi, non fu più “lineare”. La pala venne smontata nel 1654 – poco adatta alle disposizioni della Controriforma e divisa in 2 parti cosa che portò alla dispersione delle tavole. Alcuni si trovano adesso in Francia – neanche a dirlo a causa delle requisizioni fatte da Napoleone – altre negli Stati Uniti, altre ancora in Alabama e qualcuna a Perugia come il Cristo sorretto da Nicodemo tra la Madonna dolente e San Giovanni Evangelista.
Oltre all’Adorazione dei pastori, alla Pinacoteca Nazionale dell’Umbria sono rimasti gli altri scomparti con Eterno benedicente, Profeti Daniele e David, Arcangelo Gabriele, Battesimo di Cristo, Santi Gerolamo e Maria Maddalena, e dodici scomparti della predella.
Numerosi sono stati i tentativi di ricomposizione dell’assetto originale del grande polittico, ma senza esito. Il progetto di allestimento, curato da Alessandro Colombo dello Studio Cerri & Associati, cercherà proprio di suggerire ai visitatori lo spazio architettonico a cui era destinata l’opera e di rievocare il grandioso polittico di cui era parte.
Quanto all’opera in sé di Perugino, a sinistra della tavola, si scorge l’annuncio degli angeli ai pastori, che compaiono anche al centro, in adorazione. A destra il bue e l’asinello. Al centro, tra due angeli, compare la colomba dello Spirito Santo e, in primo piano, Maria e Giuseppe adorano il Bambino, appoggiato a terra e protetto solo da un lembo del manto della Vergine. Invece del loggiato compare qui una semplice capanna. Il paesaggio è poi reso all’essenziale per concentrare tutta l’attenzione dell’artista sui personaggi che si trovano su un pavimento prospettico
Perugino inaugurò un altro modo di dipingere che proprio a partire da Raffaello, il più importante tra i suoi allievi, segnerà la nascita della maniera moderna.
L’iniziativa è curata da Nadia Righi, direttrice del Museo Diocesano di Milano e da Marco Pierini, direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria, col patrocinio della Pontificio Consiglio della Cultura, della Regione Lombardia e del Comune di Milano.
RIASSUMENDO
L’adorazione dei Pastori di Perugino
Museo Diocesano Carlo Maria Martini – ingresso da piazza Sant’Eustorgio 3
20 ottobre 2017 – 28 gennaio 2018
Orari:  da martedì a domenica dalle 10 alle 18. Chiuso lunedì (eccetto festivi).
La biglietteria chiude alle ore 17.30.
Biglietti (Museo Diocesano + Museo di Sant’Eustorgio e Cappella Portinari): 8 euro l’intero, 6 il ridotto. Ridotto gruppi adulti (parrocchie incluse, almeno 15 persone): 6 euro
Ridotto scuole e oratori: 4 euro
Per ulteriori informazioni: www.museodiocesano.it