Elio e le storie tese si sciolgono: notizia del tutto inattesa che arriva proprio nel momento dell’uscita del nuovo singolo intitolato ‘Licantropo vegano’. Quando la band più eclettica del Bel Paese, portatrice sana di ironia, ha annunciato lo scioglimento, tutti hanno pensato all’ennesima coupe de theatre e invece, purtroppo, è un’amara verità.
L’ultimo appuntamento per poter vedere gli Elio e le storie tese del vivo è fissato per il prossimo 19 dicembre, a Milano, al Forum di Assago. Gli Elio e le storie tese escono così di scena, dopo 37 anni di follie musicali, hit provocatorie e tour sorprendenti, dalla stessa città in cui sono nati.
Elio e le storie tese: la band milanese dei controsensi e della satira
L’istrionica band è stata fondata nel 1979, a Milano, da Stefano Belisari, che scelse per sé il nome d’arte Elio e per la sua band aggiunse ‘e le storie tese’, in onore a una strofa di un brano degli Skiantos.
In 37 anni di onorata carriera hanno fatto la differenza nel panorama musicale italiano, conquistando anche numerosi riconoscimenti: nel 1996, secondo posto al Festival di Sanremo con il brano ‘La terra dei Cachi’, con annesso premio della critica ‘Mia Martini’; nel 1999 premio come ‘Best italian act’ agli European Music Awards di MTV, a Dublino; nel 2003 premio come ‘Miglior videoclip’ agli Italian Music Awards della FIMI e nel 2011 titolo di ‘Artisti italiani del decennio 2001/2010’ da Rockol.
Infine, nel 2013 tornano al Festival di Sanremo, dopo 17 anni d’assenza, piazzandosi nuovamente al secondo posto con il brano ‘La canzone mononota’ e vincendo di nuovo il Premio della critica ‘Mia Martini’, quello per il ‘Miglior Arrangiamento’ e il ‘Premio della Sala Stampa Radio, Web e TV’.
Gli Elio e le storie tese, sin dagli inizi della loro carriera, hanno catalizzato il pubblico milanese più giovane, poi, col tempo, sono diventati il simbolo di un nuovo modo di fare musica e satira nello stesso tempo. Ma ora la band sembra essere giunta al punto di non ritorno, quel famoso momento in cui ci si guarda allo specchio e ci si accorge che è tempo di lasciare il palco, perché nella mente dei fan sedimenti il ricordo migliore.
Elio, a proposito dello scioglimento della band, ha spiegato in un’intervista: “Siamo gente che suona bene dal vivo in un mondo di giovani che vogliono solo youtuber, blogger, follower. Ma, soprattutto, non vogliamo finire come i Ramones. Al loro ultimo concerto provai una tristezza infinita. Non erano più loro e non voglio arrivare a quel punto”.
A noi però, un dubbio latente, lì in fondo alla mente, rimane ancora: siamo sicuri, sicuri, che non si tratti dell’ennesimo colpo di scena?