Sommario di questo articolo:
Quali mostre vedere a Milano in questo caldo luglio? Ecco che, come ogni mercoledì lo #spiegonemostre vi indica le 5 che non dovete proprio perdervi.
Alcune in chiusura, altre per le quali avete ancora un po’ di tempo, ma magari potete approfittare di queste lunghe giornate per vederle.
Ecco la nostra selezione di questa settimana.
Mostre alla Permanente di Milano
L’estate? Si sa, è la stagione delle vacanze, ma anche dell’amore, delle passioni. E c’è una mostra che ve le svela attraverso grandi artisti. Dovete però affrettarvi perché per vedere LOVE. L’arte contemporanea incontra l’amore avete tempo fino a domenica 23 luglio.
L’amore, in questa esposizione, è declinato da grandi nomi dell’arte contemporanea internazionale in una raccolta di opere selezionate dal curatore Danilo Eccher, in tutto 39, tra cui quelle di Yayoi Kusama, Tom Wesselmann, Andy Warhol, Robert Indiana, Gilbert & George, Francesco Vezzoli, Tracey Emin, Marc Quinn, Francesco Clemente, Joana Vasconcelos e altri.
Tra i capolavori merita una menzione a parte Love di Robert Indiana, il famoso quadrato di lettere che dagli anni ’60 risiede nell’immaginario collettivo di tutti. E poi ancora Smoker #3 (3-D) di Tom Wesselmann, la celebre One Multicoloured Marilyn (Reversal Series) di Andy Warhol con il volto di Marylin Monroe in versione pop art, e il Coração Independente Vermelho #3 (PA) di Joana Vasconcelos, un gigantesco cuore fatto di posate di plastica rosse che canta, con la voce di Amalia Rodriguez, l’incanto del fado.
LOVE. L’arte contemporanea incontra l’amore
17 marzo – 23 luglio 2017
Museo della Permanente
Per ulteriori informazioni: www.lapermanente.it
Mostre allo Spazio Cobianchi Duomo
Dalla Permanente al Duomo, la strada è davvero poca, ma potete prendere la metro gialla e arrivare fino nella piazza più bella di Milano, anzi con più precisione in Galleria dove c’è lo Spazio Cobianchi Duomo, primo Albergo Diurno di Milano, ancora prima che nascesse quello di Porta Venezia.
È qui che potete vedere la mostra Templari: storia e leggende dei Cavalieri del Tempo, ideata dalla Fondazione DNArt e curata da Don Cosimo Damiano Fonseca, con il patrocino della Regione Lombardia, della Camera di Commercio di Milano l’esposizione si prefigge lo scopo di illustrare la storia dei Templari innanzitutto nelle sue evidenze storiche.
Tra le testimonianze presenti ci sono infatti: il Codice pergamenaceo La Regola dei Cavalieri del Tempio dalla Biblioteca Nazionale Lincei di Roma; i documenti del processo ai Templari dell’Archivio Segreto Vaticano. E ancora opere come: La Grande Tavola a foglia oro di San Nicola pellegrino della Cattedrale di Trani, la Croce stradale del cammino verso la Terra Santa del XII secolo del Museo Medievale di Arezzo e la Corona di Ruggero II del Museo Nicola Iano di Bari.
Documenti, quadri, sculture ed oggetti illustrano la nascita, lo sviluppo, la fine e l’eredità dell’Ordine, lungo il percorso storico di diverse tappe e la narrazione delle gesta dei personaggi che ne hanno fatto la storia.
Se in questi giorni siete in giro con i vostri figli o nipoti, approfittatene per far vedere a loro questa mostra: è un modo per far conoscere questo ordine e come si è evoluto nel corso dei secoli. Sono infatti previste visite guidate su prenotazione e libere nei pomeriggi del weekend.
Orari della mostra lunedì 15 – 20, martedì – domenica 10 – 20 . L’ingresso è gratuito con la Musei Card.
Templari: storia e leggende dei Cavalieri del Tempo
Spazio Cobianchi Duomo Milano
13 aprile – 5 novembre 2017
Per ulteriori informazioni: www.circolocobianchiduomo.it
Mostre alla Fondazione Prada
Stavolta ci spostiamo più in periferia (volendo sempre metro gialla, fermata Lodi) e andiamo alla Fondazione Prada che da poco più di un anno anima l’arte milanese. Qui è in corso una mostra che è anche un viaggio nella storia del nostro Paese attraverso uno dei medium più amati. Si intitola TV70: Francesco Vezzoli guarda la Rai l’esposizione che punta l’obiettivo sugli anni ’70 visti attraverso Mamma Rai.
La mostra, che occupa una buona parte della Fondazione, vi catapulterà in quegli anni proprio attraverso il tubo catodico e vi farà vedere come la TV, quasi snobbata oggi dai Millennials e non solo, ai tempi fu un importante motore culturale.
Tre le sezioni in cui è articolata la mostra: arte, politica e intrattenimento. Vedrete Mina e Carrà ma anche Mario Schifano, Renato Guttuso, Michelangelo Pistoletto. TV 70 sarà aperta fino al 24 settembre.
TV 70: Francesco Vezzoli guarda la Rai
9 maggio – 24 settembre 2017
Fondazione Prada
Per ulteriori informazioni: www.fondazioneprada.org
Mostre al Wow Spazio Fumetto
No, stavolta non vi consigliamo la mostra dedicata agli anni ‘80, ma una a ingresso libero che se amate le vignette, non potete proprio perdervi.
Si intitola Scusate se rido! I Disegnatori Riuniti di Cassio Morosetti e racconta la bella storia di un vignettista diventato celebre che decide di fondare un’agenzia che riunisce tutti gli umoristi italiani: la Disegnatori Riuniti, per l’appunto, che opera con successo per oltre 50 anni.
La mostra dà la possibilità al pubblico di vedere le migliori vignette di questa agenzia che, tra gli anni ‘50 e ‘80, aveva vignette praticamente su qualsiasi giornale grazie a una comicità comprensibile a tutti perché imperniata sulla quotidianità.
Dalla “Settimana Enigmistica” a “Topolino”, da “Epoca” a “Grazia”, dai “Gialli Mondadori” a “Famiglia Cristiana”, la vignetta umoristica per decenni si impose come una presenza costante nel mondo dell’editoria. “Dagli anni Ottanta”, si legge sul sito del Wow Spazio Fumetto “gli spazi per l’umorismo disegnato iniziano a ridursi, complice il sempre maggiore interesse per la televisione e, in seguito, per le nuove tecnologie”.
Scusate se rido! I Disegnatori Riuniti di Cassio Morosetti
Wow Spazio Fumetto
17 giugno – 31 luglio 2017
Per ulteriori informazioni: www.museowow.it
Mostre al Museo del Violino
Ultimissimi giorni per una mostra che, se avete voglia di fare una gita fuori porta, vi consigliamo di vedere. Parliamo della mostra dal titolo Monteverdi e Caravaggio sonar stromenti e figurar la musica, aperta fino al 23 luglio e che mette in contatto Monteverdi e Caravaggio, la musica suonata e la musica illustrata.
Del primo in particolare è stata ricostruita l’orchestra dell’Orfeo attraverso l’esposizione degli strumenti originali dell’epoca, selezionati seguendo le indicazioni annotate nelle prime edizioni a stampa dell’opera, eseguita la prima volta esattamente 410 anni fa.
Potrete non solo vederli, ma anche ascoltarne il suono grazie all’audioguida inclusa nel costo del biglietto. Inoltre, se vi recate al Museo la domenica alle 11 e alle 15, potrete scoprire molte più cose grazie alla visita guidata gratuita.
In mezzo alla sala si trova Il Suonatore di Liuto di Caravaggio, un’opera controversa che non fu attribuita fin da subito al pittore lombardo e che ebbe una storia travagliata. Il dipinto fu realizzato nel 1597 da Caravaggio per il Cardinal del Monte, comprato dal Duca di Beaufort nel 1726 – 1727, portato a Badminton House nel Gloucestershire, dove è rimasto per due secoli e mezzo, venduto nel 1969 come una copia e infine nuovamente a New York nel 2011.
Il Museo del Violino merita una visita anche per come racconta la storia di questo splendido strumento. Potrete vedere diverse sale in cui, grazie alla realtà virtuale, potrete scoprire le parti che compongono lo strumento e vedere da vicino un liutaio mentre vi lavora, ascoltare musica all’interno di una sorta di pagoda e osservare vari esemplari molto rari.
Monteverdi e Caravaggio, sonar stromenti e figurar la musica
8 aprile – 23 luglio 2017
Museo del Violino
Per ulteriori informazioni: www.museodelviolino.org