Festeggiano quest’anno le nozze d’argento le Giornate FAI di primavera, l’appuntamento ormai tradizionale che saluta l’arrivo della bella stagione aprendo le porte di luoghi belli e preziosi in tutta Italia. Quest’anno l’appuntamento è sabato 25 e domenica 26 marzo 2017: in 400 località d’Italia, grazie all’impegno di 7.500 volontari e 35.000 Apprendisti Ciceroni, saranno aperti oltre 1.000 siti. Avremo l’occasione di scoprire chiese, ville, giardini, aree archeologiche, avamposti militari, interi borghi. Si tratta di tesori di arte e natura spesso sconosciuti, inaccessibili ed eccezionalmente visitabili in questo weekend con un contributo facoltativo.
Tante le occasioni per partire alla scoperta di questo patrimonio artistico e culturale anche in Lombardia, con 162 beni aperti. Di questi, 25 saranno a Milano: grazie agli oltre 600 volontari del Fai e ai quasi altrettanti studenti del progetto Apprendisti Ciceroni si apriranno le porte di luoghi molto diversi tra loro ma accomunati dall’essere parte di una forte identità territoriale: Milano racconterà attraverso i suoi palazzi nobiliari e i luoghi delle dinastie imprenditoriali, ma anche le istituzioni sociali e le roccaforti militari.
Giornate FAI di primavera a Milano: cosa visitare
Tra questi, l’Archivio Storico della Ca’ Granda – Ospedale Maggiore Policlinico: l’archivio racchiude, nei suoi locali anche risalenti al Seicento, migliaia di documenti raccolti a partire dal Medioevo dall’istituzione assistenziale. Qui si potrà eccezionalmente ammirare un raro papiro risalente alla XIX dinastia (1305-1200 a.C.), lungo circa 7 metri e mai srotolato prima. Allo stesso modo suggestiva l’apertura della Quadreria del Fatebenefratelli, di cui saranno mostrate le aree più antiche e la struttura ospedaliera del diciannovesimo secolo. E ancora il Museo dei Martinitt, attraverso le testimonianze degli ex orfani Martinitt e Stelline, che sabato 25 e domenica 26 marzo cureranno le visite, e l’Educandato Setti Carraro, ospitato nel Palazzo Archinto e istituito nel 1808 con decreto di Napoleone Bonaparte, ancora oggi importante istituzione educativa della città.
Le Giornate di primavera saranno anche l’occasione per varcare le soglie di Milano capitale finanziaria: il Palazzo della Banca d’Italia, costruito tra il 1907 e il 1912 e che ospita i Dioscuri di Giò Pomodoro e alcuni capolavori di Balla, Guttuso e Hayez, e il Palazzo della Borsa di Paolo Mezzanotte. Spazio anche all’imprenditoria milanese con il Museo Collezione Branca, dove si potranno visitare anche le cantine (il museo è visitabile solo su prenotazione da effettuarsi sul sito www.faiprenotazioni.it), la ex sede della Società Filature Cascami Seta (ingresso riservato agli iscritti Fai o a chi si iscrive in loco), capolavoro di Piero Portaluppi e il Grattacielo Pirelli, gioiello di Gio Ponti.
Simbolo di storia militare è invece la Caserma Santa Barbara, che dispone di una piazza d’armi di circa 36 ettari e di numerose strutture, tra cui le scuderie dei cavalli, un grande maneggio e un secondo campo coperto. La Milano nobiliare sarà invece rappresentata dal settecentesco Palazzo Crivelli con due saloni affrescati finora chiusi al pubblico, e Palazzo Pusterla (per entrambi l’ingresso è riservato agli iscritti Fai o a chi si iscrive in loco), esempio del rococò milanese e oggi sede istituzionale di Banca Generali.
E poi le visite all’Accademia di Brera, dove saranno accessibili le aule studio di scenografia con i modelli e i nuovi ambienti sotterranei per la conservazione dei calchi antichi, e alla Palazzina Appiani, presso l’Arena Civica: costruita da Napoleone per celebrare la sua figura di sovrano grazie a giochi e sport. Ci si potrà poi affacciare su piazza del Duomo, così come fecero i Beatles, dal terrazzo del Palazzo di via Foscolo 1 oggi ristrutturato. Chi cerca la magia del palcoscenico non si perderà i Teatri Grassi e Strehler e sarà anche possibile conoscere il lavoro del celebre architetto della moda Gianfranco Ferrè grazie alla visita all’omonima Fondazione, in cui verranno esposti abiti e pezzi d’archivio mai visti.
Saranno inoltre visitabili anche i beni del Fai Villa Necchi Campiglio e l’Albergo Diurno Venezia (ingresso riservato agli iscritti Fai o a chi si iscrive in loco – i posti però sono esauriti). A completare la proposta milanese alcuni luoghi fuori dall’area cittadina: Villa Ghirlanda Silva e il suo parco, primo esempio di giardino all’inglese, a Cinisello Balsamo; l’Abbazia di Viboldone; Cusago e i suoi luoghi simbolo, come il Castello Visconteo, il Mulino (ingresso riservato agli iscritti Fai o a chi si iscrive in loco) e la Chiesa di Santa Maria Rossa di Monzoro.
Inoltre, con Arte. Un ponte tra culture verranno riproposte le visite guidate in lingua: 130 saranno i volontari di origine straniera attivi in questo progetto.
Giornate FAI di primavera 2017: come partecipare
Le Giornate FAI di primavera sono anche l’occasione per dare il proprio sostegno attraverso l’iscrizione annuale oppure con un contributo facoltativo, preferibilmente da 2 a 5 euro, che verrà richiesto all’accesso di ogni luogo aperto. Indipendentemente dalla visita, poi, chi vuole può dare il proprio supporto anche con un sms solidale al numero 45517, attivo fino al 3 aprile. Per ulteriori dettagli e per l’elenco completo delle 1000 aperture si può consultare il sito www.giornatefai.it o telefonare al numero 02/467615366. A disposizione anche le app gratuite FAI per i-Os e Android. Parteciperete alle visite e volete condividere la vostra esperienza sui social? Ci sono gli hashtag #giornatefai e #faicambiarelitalia.