Avete voglia di (sor)ridere trascorrendo una serata in teatro? Allora sembra proprio che Il clan delle divorziate faccia al caso vostro. Assumendosi dei “rischi” e avendo fiducia nel pubblico milanese, questo spettacolo sarà in scena dal 22 febbraio al 12 marzo al Teatro Leonardo per ben tre settimane, fino al 12 marzo.
Si tratta di una commedia che ha debuttato a Tolosa nel 2004 per poi conquistare, come un coup de foudre, l’intera Francia, a tal punto da esser programmata contemporaneamente in undici città diverse.
«Il progetto è di portare in scena questa commedia molto divertente e accattivante in 20 Paesi del mondo nell’arco di tre anni. Il clan delle divorziate tornerà per la seconda volta in Italia e ancora una volta sarà protagonista Milano (era stato in programmazione al San Babila, ma in una versione diversa, anche se due interpreti combaciano) in questa edizione, Milano accoglierà la commedia con tre interpreti d’eccezione: Jessica Polsky, Stefano Chiodaroli e Rossana Carretto» (dalla nota ufficiale).
«Beatrice, Michela e Mary sono tre donne più che diverse, diversissime. Beatrice quarantenne di origini aristocratiche dopo il suo primo divorzio, torna in città, a Milano, nella casa in cui è nata e cresciuta, ma non potendo permettersi di vivere da sola in quella casa, senza lavorare, decide di cercare due coinquiline con cui dividere le spese… Così incontra Michela, un po’ più anziana, donna sarcastica e cinica e Mary, di origini inglesi, la più giovane e la più svampita… Tre donne che in comune hanno solo un divorzio alle spalle. Comincia la convivenza fra tre donne che riescono ad affrontare in maniera diametralmente opposta qualsiasi cosa accada a loro. Una convivenza fatta di incontri, scontri, battute e tante risate. Tre donne, tre caratteri, tre modi di vedere le cose. Affrontano scontrandosi la quotidianità e imparano, giorno dopo giorno, che a volte, quando le paure si sconfiggono, non tornano più. Tre donne che temono di rimanere sole, riscoprono lentamente il potere e il fascino della propria indipendenza» (sinossi ufficiale).
Ci sono degli aspetti, in particolare, che ci hanno colpiti positivamente nel corso della conferenza stampa di presentazione: non solo l’entusiasmo di produzione e cast, ma anche la volontà di impiegare giovani leve (anche nel dietro le quinte), seppur già affermate. La regia, infatti, è stata affidata a Vittorio Borsari, che già si è fatto conoscere e apprezzare dal pubblico milanese e non solo. L’adattamento italiano è stato curato da Alessandra Scotti, la quale ha dichiarato di aver portato «un po’ di femminile in un testo che parla di donne, scritto da un uomo (l’attore e drammaturgo belga Alil Vardar), riequilibrando i personaggi, inibendo i momenti eccessivamente volgari, sempre nel rispetto del testo originario».
Borsari ha tenuto a sottolineare come abbiano lavorato molto sul concetto di “clan” insito nel titolo stesso e come l’adattamento fosse un passaggio fondamentale da fare, visto che sono trascorsi degli anni dal copione di partenza e allora mancavano strumenti come tinder.
«Le donne sono come i fiori, appena le metti insieme fanno un bel mazzo», ha detto scherzosamente, ma con un bel fondo di verità, la Carretto. Non resta che scoprire cosa combineranno queste donne sul palco.
RIASSUMENDO
Il clan delle divorziate
Teatro Leonardo
dal 22 febbraio al 12 marzo
DURATA: 90′
ORARI: lunedì riposo; da martedì a sabato h 20,30; domenica h 16,30
PREZZI: intero 24€ + prev.; under26 e over65 16€ + prev.