La sfida di Mazzetti d’Altavilla: “Dallo store agli eventi per una nuova cultura della grappa”

“Fare cultura su un grande distillato della tradizione italiana e rinnovarne il consumo, portando anche le nuove generazioni a scoprire l’importanza della grappa”: è questa la sfida di Silvia Belvedere Mazzetti, ventisettenne manager dell’area commerciale nella storica distilleria di famiglia – dove lavora con le sorelle Elisa e Chiara – che ha appena festeggiato i 170 anni con l’apertura del Grappa Store in via Marghera 14 a Milano. Questo punto vendita dallo stile moderno e raffinato, aperto anche per eventi, corsi, degustazioni e aperitivi a tema, è il terzo dopo quelli nella sede storica di Altavilla Monferrato e di Marcallo con Casone accanto a Magenta, nel milanese.

Vitigni, barman e ricettari

Mazzetti d’Altavilla è una bandiera del made in Italy che affonda le proprie radici nella storia del Regno Sabaudo, dove nel 1816 Filippo Mazzetti divenne il capostipite di questa prestigiosa dinastia grappaiola che ancora oggi lavora per innovare il distillato e i suoi affini (la gamma Mazzetti d’Altavilla comprende un centinaio di prodotti, distilla 12 vitigni piemontesi e produce quasi un milione di bottiglie l’anno) e farlo conoscere in Italia e nel mondo.

La grappa tra giovani e cucina

Come si porta questa tradizione e innovazione continua a un pubblico sempre più giovane, specialmente a chi si affaccia per la prima volta al mondo della grappa? “Distilliamo 10 monovitigno e 5 riserve – racconta Silvia Mazzetti Belvedere –siamo attivi anche con eventi divulgativi dei nostri prodotti, come i concorsi per barman. Inoltre, abbiamo creato un ricettario con 40 proposte per usare la grappa in cucina. Uno dei nostri segreti è il continuo ascolto del pubblico e io stessa ho dovuto ‘aprirmi’ e imparare tanto per poter gestire questo lavoro. Ma è necessario sfatare l’idea che la grappa sia un prodotto difficile”.

Tra i prodotti a cui Silvia Mazzetti Belvedere tiene di più c’è la recente 7.0 ruchè, la cui originale etichetta (foto qui sopra) racconta in poche righe l’intera storia di famiglia, “sette” come i comuni piemontesi in cui maturano le uve, ma anche lo “zero” dell’impiatto ambientale e dei chilometri percorsi dalle vinacce fresche per essere distillate.

Le ultime notizie sull’azienda e gli eventi sono sul sito ufficiale Mazzetti d’Altavilla