*** AGGIORNAMENTO del 17 maggio 2017:
Alla commissione Cultura del Municipio 2 guidata da Giulio Gandolfi è stato presentato il progetto della nuova sede di Fermo Immagine. Il progetto è stato ideato dall’Associazione Amici della Martesana-Greco e supportato da alcune associazioni del territorio come 4 Tunnel e dal presidente del Museo Giampiero Lessio, e prevede la creazione di una nuova sede in via Sammartini 73, sopra l’area di Milano Ristorazione. Si tratta di un passo avanti verso la soluzione, ma ora si attende la presentazione del progetto da parte del presidente della Zona 2 Samuele Piscina al vice sindaco di Milano Anna Scavuzzo.
*** AGGIORNAMENTO del 5 marzo 2017: nella notte tra sabato e domenica si è verificato un incendio in via Gluck, nell’ormai ex sede del Museo Fermo Immagine: “Sembra sia stato un cortocircuito, sono in corso le verifiche dei vigili del fuoco – ci ha detto stamani la vicepresidente Laura Susan Bozzetti – ma è andata in fumo solo una libreria non di valore e la collezione di manifesti è salva, perché già trasferita in via Zuretti, dove paghiamo un affitto in locali privati, in attesa che si trovi un’eventuale nuova sede”
(Andrea Paternostro)
*** AGGIORNAMENTO del 24 febbraio 2017: non ci sono purtroppo buone notizie per il Museo Fermo Immagine. Nonostante le mobilitazioni e gli incontri con i rappresentanti dell’amministrazione, non sono arrivate soluzioni che potessero salvarlo dallo stop. Il Museo dunque chiuderà domenica 26 febbraio. Ci auguriamo ci possano essere presto aggiornamenti positivi sul destino di questo luogo di cultura milanese ***
Il manifesto di un film è arte, è insieme illustrazione, grafica, fotografia. Racconta di usi e costumi, di come eravamo e di come siamo. Fa parte della storia del cinema. E a Milano c’è un luogo che da qualche anno lo ha messo in mostra. Fermo Immagine è il Museo del manifesto cinematografico e si trova in fondo a quella via Gluck dove se capita anche solo di passare non si può fare a meno di canticchiare la canzone di Adriano Celentano. E ci sarà sicuramente anche qualche locandina dei film del Molleggiato nelle preziose collezioni del museo, che contano 150mila cimeli tra manifesti, locandine e fotobuste.
Oggi però, questa bella realtà milanese rischia di chiudere i battenti. E per trovare una soluzione è stata lanciata anche una petizione online, che potete trovare (e firmare) qui. Che cosa è successo?
La proprietà dell’immobile di Via Gluck 45 che ospita il Museo del Manifesto Cinematografico ha intenzione di partire nel prossimo mese di febbraio con i lavori di trasformazione dell’edificio e dunque il museo dovrà chudere. Arriverà dunque il momento di staccare questi cimeli dalle pareti e tutto questo patrimonio rischia di rimanere chiuso negli scatoloni. Ma qualcosa si sta muovendo.
Ne abbiamo parlato con Laura Susan Bozzetti, vicepresidente di Fermo Immagine. «Il manifesto è arte allo stato puro e sono tante le funzioni che svolge il museo» Fermo Immagine ospita eventi, coinvolge i ragazzi nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro, è un presidio culturale, un punto di riferimento per il quartiere, la zona 2, che vorrebbe naturalmente conservare questo patrimonio prezioso.
Dunque ci si è mobilitati per trovare una soluzione. Le prime novità arriveranno a fine mese. «Ci piacerebbe naturalmente che il museo rimanesse a Milano. Come privati non siamo in grado di sostenerlo ma non vogliamo che tutto questo patrimonio venga disperso. Incontreremo l’assessore Filippo Del Corno tra il 30 e il 31 gennaio. Ci piacerebbe che l’amministrazione potesse trovare una nuova sede». Per permettere a tutti di goderne ancora, e per non lasciare questa storia del cinema chiusa in un deposito.