Lo scrittore, il testimone dell’Olocausto, ma anche il chimico e l’uomo di scienza. Primo Levi fu tutto questo, e oggi una mostra al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano lo racconta. L’occasione è la pubblicazione della nuova edizione delle Opere Complete. La mostra itinerante, I mondi di Primo Levi. Una strenua chiarezza, apre l’1 dicembre e si potrà visitare (il biglietto è incluso nell’ingresso al museo) fino al 19 febbraio 2017. E’ stata realizzata dal Centro Internazionale di Studi Primo Levi di Torino, con il sostegno di Material ConneXion Italia e la collaborazione dell’Associazione Figli della Shoah.
Si ripercorreranno le diverse esperienze e gli interessi che hanno caratterizzato la vita e l’opera dello scrittore torinese: dalla formazione scientifica alla deportazione, dalla chimica come mestiere al mestiere di scrivere. Una vita raccontata attraverso immagini private e professionali per lo più inedite, interviste video, citazioni dalle opere.
E sono proprio le parole di Primo Levi ad accompagnare i visitatori della mostra, riprese dalle pagine di Se questo è un uomo, I sommersi e i salvati, La tregua, Il sistema periodico, La chiave a stella e i racconti di fantascienza.
Il tutto con un occhio di riguardo ai più giovani: soprattutto a loro, che lui stesso considerò sempre interlocutori privilegiati, è rivolta la mostra. Testi, audiovisivi e videoinstallazioni articolano le sei sezioni del percorso espositivo che si snoda dall’atomo di carbonio proposto come simbolo della continuità della vita, ai recessi più dolorosi e insondabili del Novecento; dalla chimica narrata, personale e fantastica, a quella vissuta con amore per il proprio lavoro; dalla passione per la dimensione artigianale, decisiva anche per il chimico, alla curiosità per molti altri mestieri.
Si comincia da Carbonio nella sezione numero uno della mostra, il titolo dell’ultimo racconto de Il sistema periodico, pubblicato nel 1975. Vi si descrive il viaggio avventuroso di un atomo di carbonio nel corso dei millenni e nell’immenso spazio planetario. Le sue straordinarie trasformazioni ne fanno il protagonista della nascita e dello sviluppo della vita su questa terra. Quel racconto, immaginato già al tempo della prigionia nel lager di Auschwitz, rappresenta uno dei primi sogni letterari di Primo Levi. Nella mostra è presentato attraverso una ricca sequenza di tavole disegnate dall’artista giapponese Yosuke Taki.
Si prosegue attraverso il viaggio verso il nulla/Il cammino verso casa, con una grande carta geografica dell’Europa a riproporre l’itinerario del viaggio cui Primo Levi fu costretto dal campo di Fossoli fino ad Auschwitz. Sulla stessa carta è descritto il lungo percorso dell’Europa centro-orientale che lo scrittore dovette compiere per tornare a casa. E naturalmente non mancano le testimonianze del lager, le parole di Primo Levi scrittore e il suo lavoro come chimico, dagli anni di scuola ad Auschwitz, fino alla lunga esperienza nella Siva, la fabbrica di vernici dove lavorò fino alla pensione.
I mondi di Primo Levi. Una strenua chiarezza
Al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia
1 dicembre 2016 – 19 febbraio 2017
Visita compresa nel biglietto di ingresso al museo