Perché non aprire una biblioteca aziendale? Quando si pensa alla promozione della lettura vengono in mente i luoghi maggiormente deputati come le scuole, ma una volta cresciuti e diventati adulti è sul posto di lavoro che trascorriamo la gran parte delle nostre giornate. Quindi, perché non istillare anche lì il piacere di leggere?
Anche a questo ha pensato un progetto che entra nel vivo il 22 ottobre. Si chiama #ioleggoperché, è alla sua seconda edizione (ricordate la colonna sonora della manifestazione Le storie che non conosci, cantata da Samuele Bersani e Pacifico?) e ha un obiettivo: costruire e sviluppare le biblioteche scolastiche e aziendali del Paese. Con il contributo di librerie, editori, biblioteche, imprese, cittadini e una cinquantina di testimonial.
Creato dall’Aie, Associazione Italiana Editori, in collaborazione con Libriamoci, l’iniziativa del Centro per il libro e la lettura, #ioleggoperché vivrà la sua fase più intensa (fino al 30 ottobre) con nove giorni che coinvolgeranno cittadini, librerie, biblioteche, editori, imprese, scuole, associazioni. Anche all’insegna della condivisione, visto l’invito a donare libri che come mattoncini realizzeranno le biblioteche di scuole e aziende.
#ioleggoperché prende le mosse a maggio di quest’anno: si sono create sinergie e gemellaggi tra gli istituti scolastici, le librerie e i cittadini. Ora il testimone passa al territorio, con eventi, con la diffusione dei video registrati dai testimonial – tra di loro ci sono Lorenzo Jovanotti, la youtuber Sofia Viscardi e naturalmente gli scrittori, dal premio Strega Edoardo Albinati a Marco Malvaldi a Licia Troisi.
I cosiddetti Messaggeri aiuteranno i librai a raccogliere i libri acquistati per essere donati, si apriranno le porte delle biblioteche di pubblica lettura e ci saranno visite guidate dove scovare idee per realizzarne di nuove in scuole e aziende. Tra queste c’è l’esempio di Pirelli, che ha appena inaugurato due biblioteche aziendali nella sede di Milano Bicocca e nello stabilimento di Bollate: si aggiungono a quella già esistente a Settimo Torinese.
La terza fase di #ioleggoperché prenderà il via dopo il 30 ottobre e prevede l’impegno delle case editrici a raddoppiare il numero dei libri destinati alle biblioteche scolastiche: per ogni volume acquistato e donato dai cittadini, ne sarà aggiunto uno per tutte le scuole che ne faranno richiesta. Inoltre, fino al 20 ottobre, le scuole che hanno aderito alla campagna sono invitate a compilare un questionario realizzato dall’Associazione Italiana Editori e dall’Associazione Italiana Biblioteche per mappare le biblioteche scolastiche in Italia e analizzarne la situazione.
Sarà previsto anche un incentivo per le biblioteche aziendali, al momento sono circa una ventina le aziende che hanno deciso di aderire. Il percorso di questa edizione si concluderà il 23 aprile 2017, Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore.
Sono 1.417 le librerie che si sono iscritte a #ioleggoperché 2016: rappresentano tutte le regioni italiane, con una partecipazione particolarmente significativa di Lombardia (17% del numero totale), Lazio, Puglia ed Emilia-Romagna (tutte sopra all’8%). Sono invece 2.378 le scuole che hanno avviato 4.487 gemellaggi con loro: ancora una volta la regione più virtuosa è la Lombardia (17,3% del totale), seguita da Emilia-Romagna (8,9%), Veneto (8,8%), Lazio e Puglia (8,2%).
Sul sito della manifestazione un contatore aggiornerà in diretta il numero dei libri donati. Per trovare gli eventi nella propria città si può consultare la mappa dedicata.
Per ulteriori informazioni: www.ioleggoperche.it