Se siete nati a cavallo tra gli anni ’80 e avete magari figli piccoli, non avrete alcun dubbio: la regina indiscussa del mondo dei cartoni animati è lei: Cristina D’Avena. Sul palco da quando aveva 3 anni (ha esordito nel Coro dell’Antoniano di Bologna cantando “Il valzer del moscerino”), la cantante, che di anni ora ne ha 52, non si è più fermata e continua a essere la preferita di tutti i bambini.
L’abbiamo incontrata all’anteprima stampa del film “Il trenino Thomas – la Grande Corsa” in uscita l’8 ottobre per cercare di ca(r)pire il segreto del suo successo.
Disclaimer d’obbligo: anche chi vi scrive era sua fan e si riconosceva in lei (sarà stato lo stesso nome…).
La prima domanda non poteva che essere sul film di cui sei la voce narrante. Parliamo del Trenino Thomas per il quale hai lavorato anche d’estate partecipando a diversi eventi. Cosa significa per te questo ruolo?
“Conosco il Trenino da tanto tempo e sapendo più o meno la storia, per me è stato più facile narrarla. Inoltre è un film molto semplice e lineare, comprensibile anche da un pubblico più piccolo. A me piace raccontare fiabe e non ti nascondo che con questa mi sono divertita molto”.
Qual è il segreto per continuare a piacere a quei grandi che un tempo erano bimbi e ai loro figli?
“Penso che aiuti il fatto di rimanere comunque se stessi e questo nonostante il tempo che passa, le situazioni che cambiano. Insomma, cercare di rimanere coerenti, nel bene e nel male. Una generazione cresce, un’altra arriva. Crescono questi bambini piccoli che conoscono la Cristina di sempre, quella che la loro mamma ha raccontato loro. Poi non so quale sia il segreto, credo sia qualcosa che non si possa spiegare, che accade, tutto qui”.
Sei la regina indiscussa dei cartoni, ma come è stata la tua infanzia? Quali cartoni guardavi?
“Ho avuto per fortuna una famiglia meravigliosa, molto unita che mi ha dato veramente un grande supporto, amore, educazione. Sono stata una bambina molto tranquilla, anche davanti alla TV che mi piaceva, adoravo guardare i cartoni. Sono stata per tanti anni nel Piccolo Coro dell’Antoniano pertanto avevo tantissimi amici con cui condividevo la giornata e poi… quando avevo 10 anni è arrivata mia sorella. Un cartone che mi piaceva tantissimo e che ho fatto guardare anche a lei è stato Charlotte. Poi amavo i cartoni e film della Disney: Lilli e il vagabondo, Biancaneve, Cenerentola, li ho visti tutti. Obbligavo i miei genitori a portarmi al cinema. Ne ho visti anche parecchi dei miei come Kiss me Licia, Georgie, Lady Oscar, Pollon e mi ci sono appassionata tanto perché erano davvero fatti bene”.
E ora alcuni li stanno ritrasmettendo…
“Sì perché erano così belli che c’è gente che li vuole rivedere e li vuole fare rivedere ai suoi figli”.
Quando ho detto che ti avrei intervistata, molti amici mi hanno detto di invidiarmi e i ragazzi hanno detto che per molti di loro sei un “sogno erotico” (e anche le ricerche di Google lo confermano). Come si concilia questo con la tua figura di reginetta dei cartoni?
“Sai, io ovviamente ci sorrido. Che ti posso dire? È normale che ognuno di noi abbia un sogno e tra questi pare ci sia anche Cristina D’Avena… ma non so (ride imbarazzata, ndr)”.
Torniamo alla TV, da poco sei nello staff di Colorado. Cosa ci dobbiamo aspettare da questa tua presenza in una delle trasmissioni comiche più seguite?
“Canterò delle canzoni d’autore, in versione “cristinadavenizzante”, insomma in versione cartone animato, scritte da Rocco Tanica quindi divertentissime. Ci saranno anche degli inserimenti di cartoni o personaggi di cartoni che entrano dentro la canzone e che non ti immagineresti mai. Pensa: una canzone d’autore importante con una irruzione di un personaggio che non ti aspetteresti…”.
Prossimi concerti?
“Sarò al Lucca Comics (il 29 ottobre, ndr) con il concerto Semplicemente Cristina che vedrà 20 elementi sul palco e poi in altre città (è possibile vedere tutte le date sul mio sito o pagina Facebook) e infine arriverò a Milano il 31 dicembre”.
A proposito di Milano, anche se non è la tua città, c’è un posto cui sei particolarmente legata?
“Sono sempre andata in un ristorante, in centro a Milano, e tutte le volte che ci vado rivivo la mia adolescenza: il Paper Moon. Ho iniziato a lavorare a Milano quando avevo 17-18 anni e avevo la guardia del corpo. Insieme cercavamo tutti i posti più centrali visto che non conoscevo la città. Ci vado tuttora, conosco tutti e ogni volta mi sembra di fare un salto nel tempo”.