Circa 140 chilometri separano Milano e Torino, una corsa in alta velocità che mescola le carte, fa sentire vicini e dà ancora più senso a un festival condiviso che celebra la musica, come MiTo. Ma anche i libri potrebbero avere il loro MiTo, un festival diffuso lungo due città .
È questa l’ultima proposta emersa nell’agitata vicenda del Salone del Libro, anzi dei saloni, visto che a tenere banco questa estate è stata la decisione degli editori Aie di sostenere una kermesse milanese, aprendo il contrasto con quella storica torinese (e scatenando anche dissenso interno con una parte di case editrici che hanno invece scelto di rimanere con Torino).
Ma non è detta l’ultima parola. La vicenda è un work in progress, e mentre l’Aie si è dimostrata aperta all’ipotesi, la risposta di Fiera Milano è netta: andiamo avanti per la nostra strada. Eppure le due voci sono partner della stessa società : la Fabbrica del Libro, nata proprio per creare il progetto milanese di un salone e di altre iniziative nel corso dell’anno dedicate a promuovere la lettura.
A che punto siamo?
La data clou era il 12 settembre scorso. Ma l’Associazione Italiana Editori e Fiera Milano avevano già giocato in anticipo con una mossa che non è piaciuta agli interlocutori torinesi. Infatti, mentre ancora si attendeva l’incontro con i ministri Dario Franceschini e Stefania Giannini, a sorpresa era arrivata la notizia: 19-23 aprile, questo il periodo deciso per la prima edizione della manifestazione (che ancora non ha un nome). Ovvero, nella settimana che culmina con la Giornata mondiale del Libro e del diritto d’autore (23 aprile). Ma, soprattutto, con netto anticipo rispetto alle consuete date di maggio del Salone del Libro di Torino (l’edizione del trentennale è prevista dal 18 al 22 maggio).
Ha provato a mettere tutti d’accordo Dario Franceschini, ministro dei Beni culturali e del turismo, lanciando l’idea di un unico evento, in entrambe le città e nelle stesse date. Un MiTo della lettura, appunto.
Idea che non è dispiaciuta all’Aie: «Il ministro ci ha invitato a trovare un punto di incontro, è evidente che lavoreremo in questo senso» ha detto infatti il presidente Federico Motta. Idea che invece trova lo scoglio di Fiera Milano: «Non so cosa farà Torino, ma so invece cosa faremo noi a Milano: il 5 ottobre presentiamo il nostro evento dedicato al libro, che sarà una manifestazione articolata anche con eventi in città , fuori dalla Fiera» ha ribadito, come riporta Repubblica online, l’amministratore delegato Corrado Peraboni.
Appuntamento dunque al 5 ottobre per scoprire cosa succederà nella nostra città . Però, c’è un’altra data da fissare nel calendario di questo work in progress: il 20 settembre, quando interlocutori milanesi e torinesi si incontreranno nuovamente per discutere le proposte sul tavolo.
Intanto c’è chi plaude all’idea di un festival in contemporanea, e chi invece rimane scettico: come si distribuiranno gli eventi tra le due città ? E gli editori come faranno? Milano, Torino, così vicine così lontane.