Ci sono porte a Milano che custodiscono storie intere. Una di queste si trova in via Jommelli al 24. Qui c’è lo Spazio Tadini, nato nel 2006 per rendere omaggio allo studio di Emilio Tadini, scrittore e pittore del Novecento. E sarà proprio lo Spazio Tadini ad accogliere per la prima volta in Italia le fotografie vincitrici del Sony World Photography Award.
Arriva nel nostro Paese la mostra promossa dalla World Photography Organisation, che nell’edizione 2016 ha premiato anche gli italiani Marcello Bonfanti (categoria Ritratto), Alberto Alicata (fotografia in posa) e Francesco Amorosino (natura morta), oltre al vincitore del National Award Christian Massari e alla vincitrice dello Youth Award Anais Stupka.
L’appuntamento per gli appassionati dell’obiettivo è dal 16 settembre al 16 ottobre prossimi. Il Sony World Photography Award premia sia i fotografi professionisti sia i talenti emergenti: quest’anno sono state 230mila le fotografie presentate al contest, provenienti da 186 Paesi.
Dopo un tour passato da Londra alla Germania, dall’India agli Stati Uniti, l’esposizione approda in una delle case-museo dedicate ai milanesi illustri.
Anche l’edificio che ospita Spazio Tadini ha infatti una storia particolare: fu uno dei primi costruiti in cemento armato nel secolo scorso in città, ospitava una storica tipografia e la casa editrice Grafiche Marucelli. Custodisce ancora un antico torchio, oltre a diverse attrezzature tipografiche e stampe dei primi del Novecento. Ma oggi è diventato anche uno spazio per eventi culturali.
La casa-museo è aperta il mercoledì dalle 15.30 alle 19, giovedì, venerdì e sabato dalle 16 alle 22 e domenica dalle 11,30 alle 17. L’ingresso alla mostra fotografica costa 2 euro e dà diritto alla tessera associativa promozionale mensile dell’associazione Spazio Tadini (l’annuale costa 12 euro).