C’era un tempo a Milano il McDonald’s di Piazza San Babila, o meglio c’era nel 1984 Burghy, il primo fast food aperto in città, poi diventato McDonald’s ma rimasto comunque il luogo di ritrovo per eccellenza dei paninari meneghini.
Poi il fast food ha annunciato la chiusura, riportando in auge il mito dei vecchi tempi andati e della Milano di una volta che ormai sta sparendo (per quanto un fast food possa essere considerato milanese).
Sembrava un capitolo destinato a rimanere chiuso: terminata la locazione, dipendenti in rivolta per mancanza di preavviso e sindacati sul piede di guerra. Invece…
Invece a quanto pare la catena americana non solo ha deciso di ritornare in Piazza San Babila, ma di farlo anche in grande stile inaugurando il McDonald’s del futuro: dallo scorso 3 agosto, infatti, Milano anticipa le novità previste nei 535 ristoranti italiani.
Chioschi digitali dove ordinare, possibilità di essere serviti al tavolo direttamente dal personale e, per la prima volta, la personalizzazione della ricetta del proprio panino, modificando le quantità o aggiungendo nuovi ingredienti come guacamole, salsa ai funghi, scamorza affumicata, speck dell’Alto Adige Igp, Parmigiano Reggiano Dop, cipolla croccante: questa la svolta decisa dal fast food.
Il locale (aperto tutti i giorni dalle 7 alle 24) è stato ampliato e rinnovato negli arredi: in totale ci sono 120 posti a sedere, 45 dipendenti e una superficie di 500 mq.
All’interno del ristorante è presente anche un McCafè con prodotti da forno e soft drink.