Oltre 60 anni di storia aziendale in mostra al Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano: la location ideale, perché l’azienda protagonista di questa esposizione ha tanto da raccontare sul fronte della tecnologia produttiva. La storia della bottiglia in PET, infatti, è quella della maggior parte delle famiglie, dato che Acqua Minerale San Benedetto ne vende ben 20 milioni al giorno.
“Presi le redini dell’azienda nel 1971 da un management inadeguato – ha raccontato il presidente Enrico Zoppas alla presentazione della mostra – quando le bottiglie erano ancora in vetro. La prima plastica disponibile non andava bene perché dava problemi di riciclo molto forti. Il PET cambiò la storia: era un brevetto Kodak, una plastica riciclabile e trasparente”. Ma soprattutto teneva la gasatura: “Ci ha convinto che sarebbe stato il materiale ideale per il futuro. Avevo capito che il bilancio energetico (il rapporto tra quanto costa produrre e smaltire un materiale nel suo intero ciclo di vita, ndr) sarebbe stato a favore di questa plastica. Il mercato è poi esploso”.
La svolta definitiva arrivò con un brevetto pagato ben 100.000 dollari a Continental: l’aneddoto di quel viaggio negli Usa con il Concorde è un buon esempio di tenacia ben ripagata. L’invenzione riguardava il fondo petaloide ovvero quella curiosa forma finale che ha ogni bottiglia gasata oggi in commercio. All’epoca, Coca Cola lo realizzava con due materiali diversi, ma questo dava problemi di riciclo. San Benedetto fece uno scatto in avanti verso l’innovazione, al punto che anni dopo fu contattata dalla super multinazionale di Atlanta, interessata ai processi industriali unici sviluppati dall’azienda di Scorzè: tra questi, la capacità degli stabilimenti italiani di produrre integratori energetici senza additivi.
RIASSUMENDO:
Un futuro nato da una grande storia
Museo della Scienza (metro verde M2 – Sant’Ambrogio)
Orari: martedì-venerdì 9.30/17.00 , sabato-domenica 9.30/18.30
Biglietti: inclusa nel prezzo dell’ingresso al Museo (Intero 10 euro)