Pubblicato in: Cinema

XXI Triennale: la rassegna cinematografica all’Oberdan

Marco Valerio 9 anni fa

playtime

Nell’ambito della XXI Esposizione Internazionale della Triennale di Milano, Fondazione Cineteca Italiana propone una rassegna con un ampio programma di opere che raccontano storie, luoghi ed ambienti della modernità.

Trentasei titoli, tra cui otto anteprime, sei capolavori del muto presentati con accompagnamento musicale dal vivo, cult movies, film documentari, grandi classici in edizione restaurata e alcune rarità.

Il cinema è un caleidoscopio della realtà capace di fotografare vite, luoghi, paesaggi, oppure di reinventarli, proiettando lo spettatore in uno spazio immaginario che non esiste al di fuori della sala. La settima arte ha inoltre spesso scelto di trattare l’architettura e i suoi protagonisti come materia stessa delle proprie opere, creando un corto circuito virtuoso in cui i due linguaggi, incrociandosi, elevano alla seconda potenza le rispettive valenze estetiche.

La rassegna esplorerà questo universo attraverso alcuni titoli in anteprima: Berlin for sale, che descrive la corsa all’acquisto immobiliare nella capitale tedesca; Le Corbusier (IIIII) Asger Jorn (Relief), che mette in relazione due opere architettoniche apparentemente senza nulla in comune; Tadao Ando, ritratto del grande architetto giapponese maestro del minimalismo; Gaudí – Le Mystere de la Sagrada Familia, sul mistero dell’atto creativo nella costruzione del progetto della Sagrada Familia a Barcellona; Shirley – Vision of Reality, omaggio all’arte di Edward Hopper; Animal Normal – Conversazioni con Yona Friedman, incontro con l’architetto, designer e urbanista ungherese naturalizzato francese; e ancora Double Aliens, documentario sui tempi e i luoghi sospesi che ti costringono a guardare dentro te stesso; e Original Copy, film che esplora la magia del cinema attraverso l’arte di un grande pittore di poster cinematografici.

Tra i grandi classici, rigorosamente in edizione restaurata, troviamo: Aurora di Wilhelm Friedrich Murnau, opera dalle infinite ricerche espressive di taglio espressionista; il capolavoro di Fritz Lang Metropolis, opera visionaria dalle architetture utopistiche, e Playtime di Jacques Tati, con i suoi avveniristici quartieri parigini.

Ricordiamo inoltre la casa maledetta de La caduta della casa Usher di Jean Epstein, l’indimenticabile Paris qui dort di René Clair e L’uomo con la macchina da presa di Dziga Vertov, massima espressione del movimento estetico kinoglaz (cine-occhio) da Vertov stesso fondato.

Metropolis, La caduta della casa Usher e L’uomo con la macchina da presa saranno proiettati con accompagnamento musicale dal vivo.

In programma anche alcuni cult movies. Tra gli altri, La fonte meravigliosa di King Vidor, sulla travagliata storia di un giovane architetto ispirata alla figura di Frank Lloyd Wright; Il ventre dell’architetto di Peter Greenway con immagini di Roma mai viste sullo schermo; Dogville di Lars von Trier, dove il paese disegnato a terra con il gesso cancella il rapporto convenzionale fra luogo e persone; Il disprezzo di Jean Luc Godard, di cui rimangono nella storia del cinema le scene realizzate a Villa Malaparte (Capri), capolavoro dell’architettura moderna; Il cielo sopra Berlino di Wim Wenders, dove la misteriosa e affascinante metropoli tedesca è vista attraverso gli occhi di due angeli; L’eclisse di Michelangelo Antonioni, in cui il deserto metropolitano di Milano si erge a protagonista.

Tra le rarità, in cartellone l’Antologia di corti del designer e architetto abruzzese Ugo La Pietra, Thais di Anton Giulio Bragaglia, che fa largo uso di forme geometriche ipnotiche ed estetizzanti ispirate al Liberty, e tre cortometraggi muti – due di e con Buster Keaton (One week ed Electric House), con le loro case dalle strutture impossibili, il terzo (Die neue Wohnung) di Hans Richter, che mostra esempi della nuova architettura razionalista degli anni Trenta – , autentici capolavori che saranno presentati con accompagnamento musicale dal vivo.

In programma anche tre film del Leone d’oro di Venezia 2013 e Orso d’Oro di Berlino 2016 Gianfranco Rosi, filmmaker-narratore di persone e luoghi invisibili, dai migranti che sbarcano a Lampedusa di Fuocoammare, ai barcaioli indiani di Boatman, fino alla comunità dei senzatetto a quaranta metri sotto il livello del mare di Below Sea Level.

Qui il programma completo della rassegna cinematografica XXI Triennale

CONVENZIONE CON XX1T:

Con il biglietto della XXI Triennale (€ 15) ingresso gratuito a 10 film della rassegna.

Con il PASS della XXI Triennale (€ 22) ingresso gratuito a tutte le proiezioni della rassegna.

MODALITÀ D’INGRESSO:

Biglietto d’ingresso intero € 7

Biglietto d’ingresso ridotto per possessori di Cinetessera o studenti universitari € 5,50

Primo spettacolo pomeridiano (giorni feriali): intero € 5,50, ridotto € 3,50

Cinetessera annuale: € 6, valida anche per le proiezioni al MIC – Museo Interattivo del Cinema – e all’Area Metropolis 2.0 – Paderno Dugnano.

Etichette: