In via Novara 75, nel quartiere periferico tra San Siro e Quarto Cagnino, sorgerà un grande polo di produzione artistica e culturale. Si chiamerà Mare culturale urbano e metterà a disposizione della città seimila metri quadri di spazi multifunzionali e attrezzati dedicati alle diverse discipline – teatro, danza, cinema, arti visive, musica e cultura digitale – e a iniziative di inclusione sociale.
L’immobile di via Novara è stato messo a bando dal Comune di Milano nel maggio 2014. Attualmente è composto da un capannone e da un blocco uffici, inseriti in un’area molto vasta di 3.000 metri quadri complessivi. Per la prima volta, rispetto ad altri immobili messi a bando dal Comune, si è prevista la possibilità di demolire gli edifici esistenti per costruirne di nuovi. La spazio è stato concesso a titolo gratuito per un periodo di 30 anni.
Foto: Comune di Milano
Il progetto architettonico di Mare culturale urbano
Secondo il progetto curato dall’architetto milanese Carlo Gandolfi, il nuovo spazio si svilupperà su tre livelli per un totale di seimila metri quadri e saranno realizzati 2 sale teatrali e da concerto, 3 sale cinema, un bistrot e un ristorante, 2 aule polivalenti, 2 studi di registrazione, 5 sale prova, 6 atelier, una foresteria, spazi espositivi, una terrazza, un bookshop. Intorno un’area di 5000 mq di verde pubblico attrezzato.
Il rilancio sociale
Mare culturale urbano sarà un centro di produzione artistica che si propone l’obiettivo di valorizzare il territorio, attivando anche scambi a livello internazionale. La cultura, nelle sue varie forme, sarà il volano per il rilancio sociale e urbanistico del territorio, un nuovo modello di sviluppo delle periferie capace di realizzare eventi, incontri, laboratori e appuntamenti creativi che favoriscano processi di inclusione sociale, rigenerazione urbana e innovazione culturale. Ad oggi il gruppo di curatori invitato a interpretare il modello operativo di ‘mare’ è composto dalla cooperativa di progettazione e sviluppo territoriale Cohabitation Strategies (CohStra) e da Landscape Choreography (Landcho) che integrando arte pubblica, urbanistica, arti performative e scienze sociali, promuove la cultura dell’autodeterminazione e dell’autocostruzione di spazi comuni.
Cascina Torrette di Trenno e Figino
Il progetto di via Novara si accompagna al recupero di Cascina Torrette di Trenno, in via Gabetti 15. Il complesso rientra nel progetto Cenni di cambiamento, realizzato da Fondazione Housing Sociale e Investire Immobiliare (ex Polaris S.G.R.), e sarà aperto a maggio dopo gli interventi di ristrutturazione. Sarà gestita da ‘mare’ e nei suoi 1700 mq comprenderà 2 sale prove musicali, 40 postazioni coworking, una cucina popolare con birreria artigianale curata con Food Partners, 3 sale per la progettazione partecipata, 500 mq di corte e un bookshop diffuso.
Al momento è in corso il progetto #costruirelimprovviso, un’officina aperta che coinvolge il quartiere, gli alunni delle scuole medie e superiori, gli studenti universitari e tutti gli appassionati di autocostruzione per la realizzazione di oggetti e arredi per gli spazi di Cascina. Inoltre ha preso il via la collaborazione con il dj, economista, appassionato di gastronomia, Daniele De Michele, conosciuto come donpasta, che creerà con ‘mare’ un percorso tra arte, cultura popolare e cibo. Gli artisti e i collaboratori in residenza avranno anche la possibilità di essere ospitati in due appartamenti all’interno del nuovo complesso residenziale di Figino – Borgosostenibile, grazie alla collaborazione con Fondazione Cariplo.
La 6 giorni in Expo Gate
Per presentare il progetto di via Novara alla città, dal 15 al 20 marzo, mare culturale urbano si trasferisce negli spazi di Triennale Expo Gate di fronte al Castello Sforzesco. Sei giorni di appuntamenti aperti a tutti, dalla mattina alla sera, con tavoli di lavoro con esperti italiani e internazionali, l’esposizione del plastico di via Novara 75, video installazioni, live set, laboratori, aperitivi, degustazioni e dj set. L’apertura è prevista martedì 15 marzo alle ore 18.