Il 2015 volge ormai al termine e la stagione dei saldi si avvicina: terminato lo shopping natalizio molti si chiedono quando inizieranno i saldi invernali a Milano, dove il via è previsto per il 5 gennaio 2016 – alla vigilia dell’Epifania – come nelle altre regioni. Si farà giusto in tempo a prendere gli ultimi regali per la Befana dunque, poi i saldi proseguiranno per circa due mesi e mezzo: la stagione dei saldi a Milano terminerà infatti il 15 marzo.
Nella capitale italiana dello shopping, i saldi sono l’occasione buona per fare un salto nelle boutique del centro e nella famosa via Montenapoleone, dove si trovano prodotti esclusivi e solitamente “inarrivabili” ai più, specie in tempi di crisi. Ma i saldi non riguarderanno solo l’abbigliamento – che comunque rimane il settore più gettonato –, anche gli amanti della tecnologia e di tanti altri prodotti troveranno delle belle occasioni.
Anche se le grandi catene di negozi avrebbero voluto iniziare i saldi un po’ prima, i piccoli commercianti avrebbero preferito invece posticipare le offerte e sfruttare fino alla fine la propensione all’acquisto tipico delle feste natalizie. Tuttavia la decisione di far iniziare i saldi invernali nello stesso giorno in tutta Italia (a eccezione della Sicilia) è stata raggiunta lo scorso ottobre durante la Conferenza tra Stato e Regioni.
Per i più impazienti è comunque noto che molte attività abbiano già iniziato i pre-saldi “sottobanco” o riservando delle offerte ai loro clienti più affezionati, tramite newsletter o messaggi sul telefonino. Di certo, in questo momento di difficoltà economica, i saldi rappresentano per molti l’occasione per fare buoni acquisti a prezzi interessanti.
Ricordiamo, infine, che i saldi sono regolati da alcune norme: l’obbligo da parte dei commercianti di esporre, accanto al prodotto, il prezzo iniziale e la percentuale dello sconto o del ribasso applicato (è invece facoltativa l’indicazione del prezzo di vendita conseguente allo sconto o ribasso), di separare i prodotti in saldo da quelli posti in vendita a prezzo normale e, comunque, di fornire al consumatore informazioni inequivocabili e non ingannevoli.