Expo Milano 2015 ha ufficialmente chiuso i battenti con la cerimonia istituzionale all’Open Air Theatre. Ecco i principali momenti e le immagini dell’evento che ha salutato l’Esposizione Universale (qui tutti gli articoli di Milano Weekend).
Chiusura Expo: le dichiarazioni ufficiali
“Abbiamo dato vita a un luogo globale per discutere e confrontarci sui problemi del nostro tempo: è nato così il primo patto tra sindaci del mondo per politiche alimentari sostenibili. Abbiamo volato in alto, ma sempre guardato in basso, senza mai dimenticare la Madre Terra e chi la lavora ogni giorno per nutrire il pianeta” ha dichiarato il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, aprendo la cerimonia. “Milano ha accolto il mondo come sa fare: grazie anche ai milanesi per la loro ospitalità. Ora non bisogna perdere lo slancio vitale, ci sono nuovi traguardi da raggiungere lavorando in rete con il mondo: non è un giorno di addio, arrivederci ad Astana e a Dubai, nello spirito di Expo Milano 2015”.
“Il valore di questo progetto rimarrà nel tempo, ha nutrito il futuro” ha affermato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, parlando di “successo pieno, oltre ogni aspettativa. Nel 2016, ha ricordato il numero uno di Palazzo Lombardia, si terrà la 21esimaBiennale di Milano. “Un moderno campus universitario, la nuova Agenzia nazionale per la sicurezza alimentare, un luogo dove si costruisce il futuro: questo dovrà essere il post Expo” ha detto Maroni parlando del futuro dell’area Expo al confine tra Milano, Rho e Baranzate.
Il commissario del Padiglione Italia, Diana Bracco, ha evidenziato “il grande lavoro partecipato e condiviso, del quale sentiremo una nostalgia costruttiva, che useremo per proiettare nel mondo questo patrimonio di energia, all’insegna del nostro ‘Orgoglio Italia’“. “Grande successo per l’Italia, la Lombardia e Milano” ha detto il segretario generale del BIE (l’Ufficio Internazionale delle Esposizioni, che gestisce regole e format delle Esposizioni Universali) ringraziando in particolare tutti i protagonisti dell’organizzazione, i lavoratori e i volontari.
Il ministro dell’Agricoltura con delega a Expo, Maurizio Martina, ha parlato di “una gigantesca chiave per aprire la porta del futuro, il più grande progetto di educazione civica degli ultimi anni”. L’obiettivo Fame Zero 2030 parte da qui, ha ricordato il membro del governo, con la Carta di Milano.
“Più di 5 milioni di biglietti solo a ottobre, emessi poco più di 21 milioni e mezzo di titoli d’ingresso” ha esordito Giuseppe Sala, commissario straordinario di Expo Milano 2015, ringraziando i governi, le istituzioni e le aziende che l’hanno sostenuto. “Una traccia profonda nelle coscienze. Expo ha detto qualcosa agli italiani sulla loro identità: è stato un evento pienamente contemporaneo, l’Expo della gente” ha aggiunto Sala. “Pulizia, accoglienza, sicurezza possono essere previste e pianificate, ma abbiamo visto molto di più”. Rispetto, divertimento e allegria sono stati per Sala “la migliore indicazione della strada da seguire” per curare il pianeta. “Una grande prova di civiltà” è l’eredità più importante.
“Un ponte verso il futuro” ha esordito il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Per il capo dello Stato, “l’atto di chiusura di Expo ha qualche venatura di malinconia, ma una festa: non un addio, ma un passaggio. I risultati vanno oltre la cifra imponente e lusinghiera dei visitatori: il record dei Paesi coinvolti nella rete del dialogo e nella ricerca, l’interesse suscitato nelle opinioni pubbliche, il milione e oltre di firme alla Carta”. Il cibo e l’alimentazione come “lingua comune dei popoli, ma non omologazione” ha affermato Mattarella. Tradizioni e saperi antichi si tengono insieme con l’innovazione e la ricerca, le produzioni di nicchia, la salute dei consumatori. “Eliminare fame e sete dal futuro della Terra è possibile” ma “non vi sarà un Umanesimo imposto dall’alto” ha ammonito, ricordando la “piacevole sensazione di abbracciare il mondo passeggiando per il Decumano“. La “povertà” è il primo fattore da combattere per un mondo migliore.
Expo 2015 chiusura: il palco