È il più ambito tra i Padiglioni Expo 2015. Le sue code chilometriche (con tempi di attesa che vanno dalle tre alle nove ore) sono ormai divenute leggendarie: ma che cosa riserva al pubblico il Padiglione del Giappone nell’Esposizione Universale? Che cosa suscita così tanto interesse? Merita la visita? E cosa si trova all’interno?
Il Paese del Sol Levante ha saputo condensare nel percorso espositivo tutta la capacità immaginifica di questa secolare cultura. E il Padiglione ha finora attratto più di 200.000 visitatori, mentre molti altri hanno dovuto desistere. Vi proponiamo una gallery e un video che illustrano il Padiglione giapponese, la sua conformazione, i suoi punti salienti e i suoi motivi d’interesse.
Il tema del Padiglione Giappone è Diversità armoniosa e vuole trasmettere la riconoscenza per le ricchezze naturali e l’amore per la natura, caratteri tipici nelle tradizioni culinarie del paese. Il focus della visita è il pasto virtuale al termine del percorso: il grande teatro è infatti un ristorante con tavoli e posti a sedere. Le ordinazioni appaiono sul tavolo in forma di video interattivi: toccando i cibi con le bacchette, si scopre di più sulla cucina giapponese. Un vero e proprio ristorante del futuro.
Nella prima sala, che è una sorta di prologo all’esposizione, la coesistenza tra uomo e natura è rappresentata da opere calligrafiche e dipinti. Un videoschermo centrale racconta con un filmato suggestivo (simile a un gioco d’ombre) l’Aioi, cioè l’armonia naturale e il suo sconvolgimento a opera dell’uomo. Il primo ambiente mostra le aree produttive alla base dell’alimentazione giapponese, in primis il riso: le risaie sorvolate dalle cicogne sono infatti uno dei simboli del Giappone. Tutto questo è reso da un ambiente in penombra, nel quale ci si muove attraverso piatti di forma ovale agganciati al suolo come fiori. Sulle pareti, costituite da uno specchio semiriflettente, vengono proiettati paesaggi rurali nelle quattro stagioni con una nuova tecnologia di projection mapping.
Si passa attraverso un corridoio che riproduce suoni e odori stagionali, dove sono esposti dei fiori pressati. Questi spazi suggestivi cedono il passo alla tecnologia più avanzata con la Cascata della diversità: l’installazione è composta da una colonna centrale circondata da un tavolo. Tutta la superficie è uno schermo che proietta immagini di cibo. Dopo aver scaricato l’app, è possibile porre il proprio smartphone in apposite fessure e trascinare gli alimenti nel proprio piatto. Le foto vengono archiviate sul device insieme a informazioni sull’alimento scelto.
La sala successiva colpisce perché condensa, in un’unica parete, una riproduzione di tutti i prodotti tipici della cultura alimentare giapponese.
Il focus si sposta poi sull’innovazione: due mascotte animate, Morizo e Chiccolo, spiegano a un robot in linguaggio semplice le sfide alimentari del Pianeta. Toccando uno dei quattro speciali mappamondi posti ai lati della sala, è possibile scoprire le soluzioni che il Giappone ha proposto ai vari problemi su scala globale.
Il percorso non poteva dimenticare l’eccellenza raggiunta dal Paese nelle stoviglie, nelle ceramiche e nell’arte della casa: una grande tavola imbandita trasmette il concetto del Cool Japan Dining. Prima di entrare nella sala della performance dal vivo, i visitatori sono intrattenuti da video sulle nuove tecnologie e sulle eccellenze nazionali.
Che si possono anche gustare: all’uscita del percorso espositivo sono disponibili infatti due punti di ristoro. Quattro postazioni con pagamento automatizzato propongono curry giapponese, riceburger, tempura e carne kobe, mentre il ristorante Minokichi propone quattro menu di cucina tradizionale giapponese.
Il video che illustra il percorso espositivo del Padiglione Giappone: