Per Kate e Geoff Mercer la vita scorre tranquilla: sono una matura e comune coppia di coniugi del Norfolk, Inghilterra settentrionale. Kate è alle prese con i preparativi per la festa del 45esimo anno di matrimonio, fra il rinfresco e la lista delle canzoni celebrative dei bei vecchi tempi, tra cui una nostalgica Smoke gets in your eyes.
Ispirato al racconto di David Costantine dal titolo In another Country, il regista Andrew Haigh, dopo Weekend, film sul profondo e intimo incontro fra due omosessuali, qui presenta i signori Mercer, protagonisti del suo “45 anni” (in uscita nelle sale il 5 novembre) valso l’Orso d’Argento come migliori attori a Charlotte Rampling (Kate) e Tom Courtenay (Geoff) al 65esimo Festival Internazionale del Cinema di Berlino.
Nella idilliaca campagna inglese, Haigh porta lo spettatore dritto nella quotidiana esistenza dei coniugi Mercer, fra momenti e gesti quotidiani, fino al fatale giorno in cui Geoff riceve una lettera, nella quale è comunicato il ritrovamento, dopo più di 50 anni, del corpo integro e intrappolato nel ghiacciaio della “sua” Katya, la giovane fidanzata perita in un incidente, che aveva seguito il giovane Geoff sulle Alpi svizzere. Il riaffiorare di Katya dall’abisso porta a galla dinamiche relazionali complesse e inaspettate, il suo fantasma si introduce ambiguamente nell’esistenza di Kate e Geoff, facendo emergere insicurezze, paure, ricordi e una sofferenza ancora vivida.
L’intero film è cadenzato dai giorni che precedono la celebrazione dei loro 45 anni di vita insieme, eppure da quel momento, Kate diviene vittima inconsapevole del dramma interiore di suo marito, sebbene l’impegno sia quello di recuperare la loro unione e lasciarsi alle spalle l’improvviso dissesto emotivo, la pellicola prende una piega di lenta ed inesorabile disfatta.
Così il leitmotiv Smoke gets in your eyes si connota ora di un sapore “amaro”, quel fumo che ottenebra e cela la visione della realtà e dell’incomunicabilità che si trascina giorno dopo giorno, in un’implacabile analisi di un passato in comune, che scorre solo nei pensieri di Kate.
45 anni è un film intenso, complesso e crepuscolare, impreziosito dalla eccellente recitazione di Charlotte Rampling e Tom Courtenay, la rappresentazione di un amore maturo, in tutte le sue declinazioni e sfumature, caratterizzata da una performance attoriale che sebbene sia misurata per mezzo di piccoli gesti e sguardi fugaci, presenta un impatto emozionale talmente elevato da far vibrare l’intera pellicola.
Voto per noi: 8