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Donne resistenti in mostra al Museo del Fumetto

Marco Valerio 9 anni fa

donne_resistentiAl Museo del Fumetto di Milano, in concomitanza con la Festa della Donna e fino a fine aprile, trova ospitalità la mostra Donne Resistenti – La partecipazione delle donne al movimento di Liberazione.

Per celebrare il settantesimo anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo, il Museo del Fumetto, in collaborazione con il Consiglio di Zona 4 di Milano, propone questa mostra-evento che è un omaggio a tutte le donne che, con coraggio e determinazione, percorrendo strade diverse, hanno partecipato alla lotta contro i fascisti e i nazisti per riconquistare la libertà.

La Resistenza ha rappresentato una vera e propria rivoluzione sociale per il ruolo da protagonista delle donne che, per la prima volta, hanno deciso di partecipare a un momento decisivo della storia italiana. Si tratta di un fatto inedito che non ha precedenti: la partecipazione femminile non è più qualche caso sporadico nell’ambito di un’élite intellettuale e culturale, com’era avvenuto durante il Risorgimento, ma è un coinvolgimento di massa trasversale a tutti ceti sociali.

Ed è con la Resistenza che il movimento di emancipazione femminile si afferma nel nostro paese. A partire da quegli anni le donne iniziano un percorso di rivendicazione di nuovi diritti, di spazi nella vita pubblica e sociale e di un nuovo ruolo nella vita economica e lavorativa. Un ruolo che si traduce subito nel riconoscimento del diritto a votare (nel 1945) e a essere votate (nel 1946).

La mostra Donne resistenti prevede l’esposizione delle sessanta tavole del graphic novel Bruna e Adele 70 anni dopo, realizzato dal fumettista Reno Ammendolea con la collaborazione di Marsia Modola per la sceneggiatura. I disegni ripercorrono la storia dei GDD – Gruppi di Difesa della Donna – da cui è nata l’UDI (Unione Donne Italiane) attraverso gli occhi di una diciassettenne che, incuriosita dai racconti della nonna sulla guerra, scopre assieme alla sua amica la storia della Resistenza femminile. Le ragazze intraprendono un percorso di consapevolezza, restando colpite dalla diversità di vita di quelle donne, molte giovani, adolescenti proprio come loro, che hanno avuto anche il coraggio di sacrificare la vita per contribuire alla liberazione dell’Italia dal nazifascismo.

Contemporaneamente alla mostra presso il Museo del Fumetto, dall’8 marzo al 25 aprile si svolgerà una mostra sulla Resistenza al femminile dal titolo Donne Resistenti – ieri e oggi, ospitata dal Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria. Due mostre gemelle, o quasi, uniranno il Sud e il Nord dell’Italia a testimoniare un sentire comune, identico allo spirito che ha guidato la lotta partigiana.

Il percorso della mostra milanese sarà arricchito da opere realizzate appositamente per l’evento dalle disegnatrici Giuliana Maldini, Elena Terrin, Mariagrazia Quaranta e Marilena Nardi. Le loro opere saranno ritratti in omaggio a notissime figure femminili della Resistenza, come Onorina Brambilla Pesce o Tina Anselmi, ma anche a donne meno conosciute eppure altrettanto fondamentali per la lotta partigiana nel loro territorio, come l’abruzzese Iride Imperoli. Queste opere, riprodotte, faranno parte anche della mostra di Reggio Calabria.

A completare l’evento saranno due film-documentario, Bandite (2009) di Alessia Proietti e Giuditta Pellegrini, che sarà proiettato all’inaugurazione, e La donna nella Resistenza (1965) di Liliana Cavani, che sarà proiettato l’ultimo giorno della mostra. La mostra si concluderà il 26 aprile.

L’ingresso è libero.

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