Il Comune di Milano ha avviato la raccolta delle domande degli inquilini di case private sottoposti a sfratto per morosità incolpevole, che attraverso gli sportelli dei 9 Consigli di Zona potranno chiedere l’accesso ai contributi stanziati appositamente dalla stessa amministrazione comunale, dalla Regione Lombardia e dal Governo, per un totale di 7 milioni di euro (1,5 dal Comune, 3,5 dalla Regione e 2 dal Governo).
Quella degli sfratti è diventata una realtà sempre più significativa, divenendo un chiaro sintomo della crisi perdurante che sta attraversando il nostro Paese. A Milano negli ultimi 4 anni gli sfratti per morosità sono triplicati e ad oggi rappresentano la quasi totalità dei provvedimenti esecutivi. L’emergenza abitativa sta inoltre determinando una forte pressione sul patrimonio di edilizia residenziale pubblica, con un dilagante senso di conflittualità e impotenza.
Potranno presentare domanda di richiesta per l’accesso ai contributi le famiglie che, per la perdita o la drastica riduzione del reddito (Ise fino a 35mila euro o Isee fino a 26mila euro), hanno ricevuto un atto di intimazione di sfratto per morosità, qualora il canone d’affitto incida sul reddito per oltre il 30%. Ai fini dell’ingresso in graduatoria, costituirà criterio preferenziale la presenza, all’interno del nucleo familiare, di una persona anziana over 70, di minori, o di persone invalida almeno al 74% o in carico ai Servizi sociali.
I nominativi idonei saranno trasmessi alla Prefettura e successivamente i casi verranno presi in carico dall’Agenzia sociale della locazione. Le risorse potranno essere usate come contributi agli inquilini o come fondo di garanzia ai proprietari, che dovranno ritirare lo sfratto e stipulare con gli inquilini un contratto a canone concordato.
Le domande potranno essere presentate fino al 30 aprile 2015 con possibilità di prorogare ulteriormente il termine per proseguire nell’attività di raccolta.