È una tradizione tutta milanese quella del Falò di Sant’Antonio, che intorno a questo periodo ogni gennaio illumina con i suoi fuochi tutta la provincia milanese e la Brianza per una festa popolare ancora molto sentita soprattutto nelle zone più rurali, tanto che già nei giorni che precedono il falò si possono trovare in tanti centri abitati tumuli di legni, fieno e tutto quello che serve per creare un bel fuoco.
Il fuoco come simbolo di purificazione ha origini lontanissime ed è legato in particolare modo proprio alla figura di questo santo. Si pensi per esempio al nome “Fuoco di Sant’Antonio” per indicare la patologia caratterizzata da un’eruzione cutanea e al fatto che Sant’Antonio Abate era protettore degli animali (infatti uno dei suoi attributi iconografici è un maialino, oltre che al fuoco) a ricordare il legame con la campagna.
In tutto il territorio circostante Milano il tipico Falò di Sant’Antonio è l’occasione per organizzare sagre e feste paesane, ma la ricorrenza è festeggiata anche in città, con il tradizionale Falò di Sant’Antonio al Boscoincittà (l’evento apre il calendario di eventi organizzati dall’Associazione Italia Nostra sezione di Milano Nord Cintura Metropolitana).
Sarà una vera e propria festa, che si terrà nell’aia esterna della cascina San Romano domenica 18 gennaio alle ore 20.30, quando verrà acceso il falò e la serata verrà animata da canti, balli, riti e bevande calde da gustare davanti al fuoco propiziatorio.
Un buon auspicio per l’anno appena iniziato.