Sono tutti salvi i 156 cani e i 145 gatti del Parco Canile di via Aquila, evacuati dopo l’allagamento della struttura lo scorso sabato. Gli animali sono ora custoditi presso altre strutture intorno a Milano o a casa di volontari. Intanto si lavora per mettere in sicurezza l’area.
Operatori e volontari, fin dalle prime ore del disagio, sono intervenuti per salvare cani e gatti presenti nella struttura di eccellenza realizzata nel 2008 e costata circa 6 milioni di euro, soggetta sabato scorso dell’esondazione del Lambro.
Lo comunica il Comune di Milano rispondendo a Gianluca Comazzi, oggi consigliere comunale di Forza Italia ed ex garante degli animali, che aveva accusato la Giunta comunale di inadempienza. “È vergognoso – ha scritto Comazzi sulla sua pagina facebook – che l’assessore con delega agli animali Chiara Bisconti e il Garante degli Animali Valerio Pocar non si siano degnati nemmeno di visitare la struttura dopo il disastro e abbiano abbandonato il Canile in un momento di straordinaria emergenza. È vergognoso che la Polizia Locale non sia stata chiamata prima dal Comune e si sia presentata soltanto stamattina. Il Sindaco Pisapia risponda del disastro e prenda finalmente dei provvedimenti drastici è inaccettabile quello che è successo”. “Tanti i volontari – prosegue Comazzi – che si sono precipitati al Canile e hanno trovato i cani completamente allagati, con l’acqua fino al collo. I cani sono stati salvati con uno sforzo grandioso dei volontari. Nel Gattile invece mancano all’appello diversi gatti certamente annegati”.
Oggi l’assessore Bisconti risponde così: “In queste ore, mentre qualcuno strumentalizza la vicenda per meschini fini politici raccontando ancora una volta delle bugie, come quando denuncia la morte di gatti o l’assenza delle istituzioni, sono tanti quelli che ci chiamano per darci una mano e offrire solidarietà. Il Garante degli Animali Valerio Pocar è in costante contatto con tutte le associazioni. Ora lavoriamo per ripristinare al più presto la struttura e ci vorrà tempo. Voglio ricordare che si è agito da subito, davanti a una situazione eccezionale, dal momento che tutta la zona del canile e del gattile si è allagata a causa della improvvisa rottura di un argine del Lambro sul quale erano in corso dei lavori. Sulle cause ti tale evento, dunque, e al di là dell’eccezionale ondata di acqua sono in corso accertamenti”.
I 116 cani sono in cinque diversi canili nei comuni vicino Milano, 20 sono ospitati da volontari, mentre altri 20 per i quali erano già in corso le procedure di adozione ora sono a casa dei loro nuovi padroni.
Salvi anche i 145 gatti, pure loro tutti in buone condizioni: 20 sono presso le case di volontari mentre tutti gli altri sono custoditi da associazioni che collaborano con il Comune.
Purtroppo l’acqua si è portata via le scorte di cibo, tutti i medicinali e ha danneggiato irrimediabilmente tutta l’attrezzatura veterinaria.