Sono nove le nuove uscite al cinema del weekend che prende il via oggi, giovedì 18 settembre. Un ruolo di primo piano è riservato al cinema italiano che regala i film potenzialmente più interessanti del fine settimana.
Iniziamo la nostra panoramica con Anime nere, film di Francesco Munzi che è stato presentato all’ultima Mostra del Cinema di Venezia dove è stato accolto da ben tredici minuti di applausi. Anime nere (nella foto) ci mostra una famiglia criminale vista dall’interno, negli aspetti più emotivi e contraddittori, che si spingono fino agli archetipi della tragedia greca. In una dimensione sospesa tra l’arcaico e il moderno, si svolge il racconto di tre fratelli che, dal Sudamerica e dalla Milano della finanza, sono costretti a tornare nel paese natale sulle vette selvagge della Calabria per affrontare i nodi irrisolti del passato.
Torna, dopo tre anni di assenza dal grande schermo, Pupi Avati con il suo nuovo film, Un ragazzo d’oro, interpretato da Riccardo Scamarcio, Cristiana Capotondi e Sharon Stone. La storia è quella di Davide Bias (Riccardo Scamarcio) un creativo pubblicitario col sogno di diventare scrittore. Convive quotidianamente con ansia e insoddisfazione e neanche la fidanzata Silvia (Cristiana Capotondi) sa come sollevarlo dalle sue insicurezze. Quando il padre, uno sceneggiatore di film di serie B, improvvisamente muore, da Milano il giovane si trasferisce a Roma dove incontra la bellissima Ludovica (Sharon Stone), un’editrice interessata a pubblicare un libro autobiografico che il papà di Davide aveva intenzione di scrivere….
Altra produzione nostrana che debutta questo weekend è La nostra terra di Giulio Manfredonia con Stefano Accorsi e Sergio Rubini. Un podere nel Sud Italia viene confiscato dalla Stato e assegnato a una cooperativa, che però non riesce – per celati o dichiarati boicottaggi – ad avviare l’attività . Per questa viene mandato in loro aiuto Filippo, un uomo che da anni lavora all’antimafia, ma chiuso in un ufficio del Nord e quindi impreparato ad affrontare la questione “sul campo”.
Una delle uscite più affascinanti del fine settimana è il biopic Jimi; All is by my side dedicato all’icona del rock Jimi Hendrix. Scritto e diretto da John Ridley (premio Oscar per la sceneggiatura di 12 anni schiavo) e interpretato da André Benjamin (cantante degli Outkast), il film delinea solo un anno della vita della futura star del rock. La vicenda inizia nel 1966, quando Hendrix suonava come chitarrista di supporto nel Cheetah Club di New York, e si conclude nel 1967, anno in cui lasciò il segno nella scena musicale londinese e arrivò al trionfo del Monterey Pop.
Un altro titolo italiano da segnalare è Se chiudo gli occhi non sono più qui di Vittorio Moroni. Kiko (Mark Manaloto), sedici anni, ha perso il padre italiano in un incidente e vive con la madre filippina Marilou e il suo nuovo compagno Ennio (Giuseppe Fiorello), un caporale che sfrutta immigrati clandestini in cantieri edil. L’incontro con Ettore (Giorgio Colangeli), un vecchio amico del padre che si offre di aiutarlo negli studi, cambierà il destino di Kiko.
Dagli Stati Uniti arriva il thriller La preda perfetta di Scott Frank con Liam Neeson nei panni di Matt Scudder, un ex poliziotto che si ritrova a lavorare come investigatore privato, operando spesso e volentieri al di fuori della legge: come quando deve dare una mano a un trafficante di eroina nel dare la caccia agli uomini che hanno rapito e poi brutalmente assassinato la moglie.
Batte bandiera americana anche il drammatico Resta anche domani di R.J Cutler con Chloe Moretz nei panni di una ragazza che deve scegliere se perseguire i suoi sogni musicali alla Juilliard o restare al fianco dell’amore della sua vita, Adam. Un evento tragico cambierà radicalmente le prospettive della giovane.
Chiudiamo la nostra rassegna con due curiose segnalazioni: in questo weekend escono, infatti, L’Ape Maia, film d’animazione australiano di Alexs Stadermann, e il curioso Tartarughe Ninja di Jonathan Liebesman, remake del cult movie del 1990 ispirato ai celeberrimi fumetti di Kevin Eastman e Peter Laird.