Un titolo forte, caustico, specchio della nostra contemporaneità prigioniera di una cupezza apparentemente senza via di uscita. Sul marciapiede di una città italiana si incrociano le storie e i destini di una netturbina, un imprenditore in rovina, mendicanti e straccioni di varia natura: ognuno fai i conti con le sue ambizioni e i suoi tracolli, non solo economici.
Da martedì 1 aprile il Teatro Litta ospita lo spettacolo Straccioni, tragicommedia amara e al contempo capace di regalare sorrisi e importanti riflessioni. La comicità, l’amore, il lutto, il tempo che passa e quello che resta: che cos’è veramente prezioso? Qual è la nostra vera ricchezza, ora che di soldi ce ne sono sempre meno? Ognuno di questi personaggi dà una risposta con il suo destino.
La povertà, il lavoro, il denaro. Lo spettacolo mette in scena uomini e donne alla deriva, rannicchiati sul marciapiede di una città italiana. La netturbina, gli artisti di strada, l’imprenditore in rovina, i passanti. Qualcuno sprofonda mentre la gente ha altro da fare. Questi mendicanti rattoppati e bugiardi ce la faranno a rubare alla vita qualcosa di più vero di quello che abbiamo raccattato noi? Straccioni è anche un piccolo musical squinternato dove le canzoni sbocciano in mezzo alla storia. È una danza macabra, un incubo allegro, una suite per voci, stracci e strumenti musicali.
Allestimento di un testo di Tiziano Scarpa, Straccioni è diretto da Carlo Roncaglia e interpretato da Gaetano Callegaro, Giovanna Rossi, Gianluca Gambino e Enrico Dusio.
Le repliche di Straccioni al Teatro Litta si concluderanno domenica 13 aprile.