Genere: commedia
Regia: Maurizio Ponzi
Produzione: Dalex Film, in collaborazione con Rai Cinema
Cast: Ambra Angiolini, Myriam Catania, Giuliana De Sio, Antonello Fassari, Giulio Forges Davanzati, Edoardo Leo, Primo Reggiani, Nicolas Vaporidis
Parte dalla necessità del bene “casa”, il viaggio del regista Maurizio Ponzi (Io, Chiara e lo Scuro – 1982; Noi uomini duri – 1987; Italiani – 1996) nell’universo complesso e variegato della coppia moderna. Nelle sale dal 29 novembre, Ci vediamo a casa si dipana tra le difficoltà e gli inconvenienti delle relazioni sentimentali di tre giovani coppie, in un mondo che non sembra offrire un luogo in cui vivere pienamente il loro amore.
Emblema del nido, del porto sicuro in cui rifugiarsi per vivere la propria intimità e personalità, la casa è ciò che veramente manca ai protagonisti di questo film. Un leitmotiv che percorre, seppur in modi diversi, la vita di Vilma (Ambra Angiolini) e Franco (Edoardo Leo), Gaia (Myriam Catania) e Stefano (Giulio Forges Davanzati), come quella di Enzo (Nicolas Vaporidis) e Andrea (Primo Reggiani).
Vilma e Franco vorrebbero poter condividere il sogno di una casa tutta loro, ma devono scontrarsi con le difficoltà di un sistema che, vuoi per inconvenienti burocratici o per impossibilità economiche, non permette loro di realizzare i propri desideri. Tuttavia, l’accidentale malessere di un loro conoscente, Giulio (Antonello Fassari), rappresenterà l’occasione per trasformare quella che sembrava essere un’utopia in realtà. Ormai vedovo e solo, Giulio propone infatti alla coppia una convivenza a tre, che si rivelerà però più difficile del previsto.
Gaia e Stefano, invece, di case potrebbero averne quante ne vogliono. Giovani rampolli di famiglie benestanti, vivono una vita ricca di agi e comodità, ma arida di sentimenti. Le circostanze li porteranno ad una convivenza “forzata”, che farà capire loro di non essere fatti per condividere lo stesso tetto. Divisi tra il loft di lei e l’appartamento di lui, si assuefaranno a condurre una vita di coppia, ma su binari paralleli.
Più sentimentale e appassionata la storia di Enzo e Andrea: un amore vissuto in maniera travolgente, imbrigliato nella difficoltà di riuscire a imporre agli altri la propria brama di indipendenza. Enzo, a causa di una madre (Giuliana De Sio) new age e un po’ hippy, molto aperta e liberale, ma fondamentalmente incapace di ascoltare; Andrea, a causa del suo lavoro, per il quale rischierà di perdere ciò che veramente è importante per la sua vita.